E’ stata la settimana delle discussioni fra chi vede il bicchiere mezzo
pieno e chi lo vede mezzo vuoto. Pesticidi: i dati del ministero confermano che frutta e verdura italiane sono sicure: il 98,9 % dei campioni ha rispettato i limiti
imposti dalla legge. Secondo quanto sottolinea Agrofarma ,che fa
parte di Federchimica, il 66,7 % dei campioni è risultato del tutto
privo di residui. Negli altri casi (32.2%) i residui rientrano comunque
nei limiti di legge”. Legambiente non contesta i dati ma sottolinea
invece il lato negativo del rapporto pubblicato dal ministero che evidenzia l’aumento del numero di prodotti contaminati da pesticidi.
Raccolti: Il CSO ha comunicato con grande enfasi l’inizio della stagione
di pesche e nettarine romagnole IGP a partire dal 21 Giugno, primo
giorno d’estate. Nonostante una contrazione dei raccolti che segna un – 17
% per pesche e un -19 % per le nettarine, le iniziative di promozione e
valorizzazione si svolgeranno secondo i programmi. L’avvio della campagna si è svolto su basi di prezzi migliori della scorsa stagione anche perchè non ci sono le temute sovrapposizioni con Spagna e Grecia e perché dopo il blocco del 2009 i mercati nei paesi dell’est si sono aperti bene, sopratutto in Russia. Chi invece sottolinea le ragioni del bicchiere mezzo vuoto punta il dito
verso le condizioni meteorologiche di queste ultime settimane che fra grandine e piogge hanno distrutto i raccolti ortofrutticoli di interi comprensori. Per le zone maggiormente colpite è stato richiesto lo stato di calamità.
A Bolzano sono stati effettuati controlli sulla reale applicazione delle norme
riguardanti l’etichettatura dei prodotti nei due principali mercati rionali della città.
Nel 2009 il 76 % dei prodotti presentava etichette con informazioni
carenti o inesistenti ed è stato necessario un intervento dei NAS per far rispettare i
regolamenti che richiedono in tutto 4 informazioni indispensabili:
nome e varietà, prezzo, categoria e paese d’origine. Recentemente,
a un anno di distanza dalla prima verifica i risultati sono sì migliorati ma
le infrazioni sono risultate ancora il 51% delle 552 referenze controllate.
Rimane la curiosità di conoscere i comportamenti della GDO che dovrebbe offrire
un servizio più puntuale.