Ciliegie di Vignola, presentato nuovo impianto automatizzato di copertura

Assessore Tomei: “Protegge i ceraseti e migliora la qualità”

Venerdì 25 giugno è stato presentato a Vignola una nuovo sistema automatizzato di avvolgimento delle coperture dei ceraseti. L’iniziativa, sostenuta dalla Provincia,  si è svolta all’interno dell’ azienda agricola Quartieri della zona con la partecipazione dei rappresentanti del Consorzio della ciliegia, della susina e della frutta tipica di Vignola, Mauro Scurani, assessore con delega all’Agricoltura del Comune di Vignola e imprenditori interessati al progetto.«In questi momenti di difficoltà per le piogge che si sono abbattute sulle ciliegie e che hanno causato danni eccezionali la copertura automatizzata dei ceraseti rappresenta una opportunità in più per proteggere il raccolto migliorando al contempo la qualità, diminuendo i tempi di manodopera. Speriamo che si possa in futuro estendere gli aiuti a coperture successive». Lo ha affermato Giandomenico Tomei, assessore all’agricoltura della Provincia di Modena, durante la dimostrazione del un nuovo sistema di avvolgimento automatizzato delle coperture.  Inoltre, come spiegato dal coordinatore del Consorzio della Ciliegia Tipica di Vignola Valter Monari, che ha seguito direttamente la sperimentazione, «grazie al sistema automatico di copertura non diminuisce la qualità del prodotto che invece aumenta in caso di stagioni climaticamente avverse proprio grazie alla protezione da acqua o grandine, come è avvenuto peraltro in queste ultime settimane. Le ciliegie dei terreni coperti sono le migliori. Se la prova in un anno così difficile sarà buoni risultati altri agricoltori saranno incentivati ad installare le coperture». Il nuovo sistema, che nasce dall’adeguamento alle condizioni locali di un brevetto della ditta tedesca Frustar® distribuito in Italia dalla Khuen G.m.b.H. – S.r.l. di Merano FRUSTAR, può esser installato su frutteti tuttora privi di copertura ma è  possibile anche meccanizzare gli impianti già esistenti che ora proteggono circa 40 ettari, in pratica il 10 per cento della produzione.

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