Prodotta fin dagli anni ’50 nel bacino agricolo che fu il letto del terzo lago più esteso del paese, la Carota dell’Altopiano del Fucino è caratterizzata da sapore dolce, colore intenso, consistenza croccante ed elevato contenuto nutritivo. Sebbene ampiamente apprezzato anche all’estero, il prodotto abruzzese ha conosciuto in passato anni negativi per vendite e produzione mentre oggi la carota marchiata IGP attira l’attenzione dei principali gruppi d’acquisto facendo crescere l’interesse dei produttori a sviluppare la strategia di consorzio. Venticinque aziende locali sono già convogliate nel Cotof, il Consorzio di tutela e valorizzazione dei prodotti orticoli del Fucino, guidato da Aniceto Ciaccia, che al quotidiano Il Centro ha dichiarato soddisfatto: “L’aspetto più significativo è che hanno aderito al programma di certificazione non solo semplici produttori, ma quasi tutti i maggiori confezionatori della piana che operano su mercati italiani ed esteri”. Oltre a varie strutture e impianti, sono già 150 gli ettari produttivi dei soci affidati ai controlli di Omnia qualità srl, l’organismo di certificazione ambientale, agricola ed agroalimentare responsabile anche della formazione degli ispettori Cotof.
L’ IGP che fa bene al commercio
A solo un anno dal riconoscimento, il marchio di tipicità ha già favorito solide partnership intorno alla Carota dell’Altopiano del Fucino
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