I datteri dell’epoca di Cristo

Nel 2012 si scoprirà se si potranno assaggiare i frutti di “Matusalemme”

In Israele si attende con impazienza la crescita da qui al 2012 di un seme di una palma della Giudea denominata “Matusalemme”. Due ricercatrici, Sarah Sallon ed Elaine Solowey, hanno infatti ritrovato un seme di palma da dattero (Phoenix dactylifera L.), che risale al primo secolo dopo Cristo.  Questi semi, provenienti da Massada sul Mar Morto, erano stati trovati negli anni Sessanta dall’archeologo Igael Yadin. Solo tre anni fa si è però tentata la audace germinazione, visto che nel clima asciutto del mar Morto si erano conservati alla perfezione. Per gli ebrei dell’epoca di Cristo la palma era un punto di riferimento imprescindibile. La zona compresa fra il Lago di Tiberiade, l’oasi di Gerico e il mar Morto era ricoperta da piantagioni di palme.  Anche nelle opere naturalistiche di Plinio il Vecchio è chiara la massima considerazione per i datteri della Giudea, che venivano usati anche per curare infezioni, come lassativo o anche come afrodisiaco. Le palme che oggi crescono abbondanti in Israele non sono autoctone, ma sono state importate dagli Stati Uniti e dall’Iraq e sono geneticamente molto diverse dalla palma della Giudea che si sta sviluppando in laboratorio. Ora, come era avvenuto nel passato a scienziati cinesi che erano riusciti a far germinare semi di loto vecchi di 1300 anni, nei laboratori israeliani si attende il 2012 nella speranza che la palma sia di sesso femminile!

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