Dopo la recente scoperta della sonda marziana Phoenix Mars Lander, le prospettive per l’avvento dell’agricoltura extraterrestre appaiono decisamente buone: adesso alla NASA si pensa sarà possibile coltivare il suolo del “pianeta rosso”. Le ultime analisi effettuate dal microscopio della sonda non lasciano dubbi: il terreno di Marte è piuttosto alcalino (il pH è compreso fra 8 e 9) ma non troppo diverso dal quello dell’orto di casa. Sono state inoltre trovate tracce di sodio, potassio e magnesio. “Il suolo sembra accogliente, nulla lascia pensare che sia tossico”, ha dichiarato eccitato ai giornalisti Samuel Kounaves, professore della Tufts University dell’Arizona e chimico del team per la missione esplorativa del pianeta rosso, costata fin’ora 420 milioni di dollari. “Vi potreste coltivare asparagi molto bene” ha continuato ironicamente. Quali e quante saranno le specie adatte agli orti extraterrestri? Quando sarà possibile per l’uomo produrre vegetali fuori dalla Terra? Si può già dire che, oltre agli asparagi, anche carciofi, pomodori e rughetta potrebbero essere gustosi pionieri ma gli astronauti e gli appassionati di prodotti esotici dovranno aspettare almeno il 2030 per gustarli. Più di 20 anni sono infatti ancora necessari, secondo le stime della NASA, per ricreare su Marte le condizioni necessarie all’avviamento di una colonia. La buona notizia è che forse per quella data sarà già concluso l’iter per il riconoscimento dell’asparago marziano DOP.
Fonte principale: http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/7477310.stm