I contadini si riappropriano delle città

Terrazze, balconi e cortili: i City Farmer producono ortaggi, erbe e spezie nelle pieghe delle metropoli

Da New York al Cairo, da Roma a Londra, da Cuba a Milano la moda degli orti metropolitani si sta diffondendo a tutte le latitudini, soprattutto nelle grandi città. Così, da passatempo per anziani, oppure da persone di recente inurbamento che mantengono un contatto con la campagna di provenienza, oggi coltivare pomodori, insalate ed erbe odorose su terrazze e balconi è diventato un fenomeno di tendenza. Per combattere il carovita, coltivare biologicamente, consumare verdura e frutta self made al giusto grado di maturazione e freschissima. La Repubblica, sia nell’ edizione cartacea che nella versione on-line di martedì 8 luglio, fornisce le dimensioni di questo fenomeno che interessa tutto l’Occidente: se a L’Avana è normale che la popolazione coltivi “in proprio” il 50% del fabbisogno, più strano che a Londra i “royal parks”, i parchi che hanno reso celebre la capitale britannica, dedichino spazio crescente agli ortaggi, con la finalità di spiegare ai cittadini le virtù di un orto ben curato. E se negli Stati Uniti è stata addirittura creata una pubblicazione on line dedicata a questi novelli contadini urbani, c’è da aspettarsi che questo trend non sia una moda passeggera. In Italia Coldiretti traccia un profilo del contadino urbano: quattro italiani su dieci si dedicano a questa attività, senza distinzione di sesso, con una prevalenza degli over 65 ma con una crescente quota di giovani.

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