De Castro e Coop Italia difendono il biologico

Al Meeting di Rimini la replica all’inchiesta de L’Espresso

Dopo l’inchiesta su “L’Espresso” che mette in dubbio la qualità dei prodotti bio

Con la puntualità di una bomba ad orologeria è scoppiata anche quest’anno, alla vigilia del Sana di Bologna (13 – 16 settembre), la polemica sull’effettiva salubrità dei prodotti agroalimentari biologici. Ad agitare le acque in vista dell’importante appuntamento del Salone Internazionale del Naturale sono stati diversi articoli pubblicati nei giorni scorsi dal settimanale “L’Espresso”, basati su ricerche delle associazioni “Altroconsumo” e “Legambiente”. In ambito ortofrutticolo, l’indice è stato puntato in particolar modo sulle mele, le quali secondo il dossier “Pesticidi nel piatto 2007” di Legambiente, avrebbero mostrato una quantità di pesticidi fuori norma per un 3,6% del campione analizzato, contro l’1,7% di altre varietà di frutta. Medesime considerazioni, erano già state pubblicate dal quotidiano “Alto Adige” il 26 maggio scorso.
In attesa di diverse repliche durante il Sana, sono già arrivate importanti prese di posizione. Oltre a Coldiretti, che nei mesi scorsi aveva evidenziato in una nota come il 98,7% dei campioni di ortofrutta “made in Italy” risulti regolare, venerdì scorso al Meeting per l’Amicizia di Rimini il biologico è stato difeso a spada tratta anche dallo stesso Ministro per le Politiche Agricole, Paolo De Castro, e dal Presidente di Coop Italia, Vincenzo Tassinari, durante un convegno dal titolo: “Come comprare la qualità”. Il primo ha sottolineato in particolare la salubrità del “bio” italiano, mentre il secondo ha sottolineato l’intenzione di Coop Italia di porsi quale garante della qualità tra produttore e consumatore. In altri termini: si può stare ancora tranquilli a consumare ortofrutta biologica italiana. (m.ped.)

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