Prosegue il braccio di ferro tra Italia e Austria sulla questione Brennero. L’Austria ha infatti confermato il blocco dei tir al valico anche per tutto il 2024 e, come se non bastasse, ha introdotto una serie di controlli per scongiurare l’ingresso nei propri confini dei migranti. Il che sta ulteriormente rallentando il traffico e il conseguente scambio commerciale tra l’Italia e il resto d’Europa, la Germania in particolare.
Il tratto interessato e i divieti
Il tratto dell’autostrada austriaco essenziale per gli scambi commerciali tra Italia e Germania è lungo poco più di 100 chilometri: va dal passo del Brennero, in Trentino-Alto Adige, alla città di Kufstein, al confine tra l’Austria e la Germania. Si divide tra l’autostrada A13 del Brennero e autostrada A12 da Innsbruck a Kufstein. Da qui passano circa 2,4 milioni di camion ogni anno, oltre 50 milioni di tonnellate di merci che costituiscono circa il 70% dei flussi commerciali tra l’Italia e i paesi dell’Unione europea.
Quanto ai divieti, dal 2011 è in vigore quello cosiddetto settoriale, il quale limita, in alcuni periodi, il passaggio sulla A12 dei camion che trasportano alcune categorie di merci quali pietre, terra, legname, cereali, minerali, acciaio, marmo, carta e cartone, cemento, calce, piastrelle e ceramica. Il divieto più contestato è però quello notturno, che vale per tutti i mezzi pesanti di passaggio sulla A12. Sulla A13 dal Brennero a Innsbruck, invece, nelle ore notturne si paga un pedaggio doppio. Infine è stato introdotto un altro divieto che interessa il transito dalle 7 alle 15 del sabato.
La querelle Italia-Austria
Il malumore tra Italia e Austria sul transito dei tir non è una novità. Ma negli ultimi tempi la situazione si è aggravata, tanto che il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, nei giorni scorsi si è scagliato contro la scelta del governo austriaco di ostacolare il transito dei mezzi pesanti: “Siamo di fronte a un atto di violenza e di arroganza politica da parte di un governo di un paese membro della Ue cui dobbiamo porre fine – ha dichiarato – Le limitazioni sono state introdotte dall’Austria per motivazioni sulla carta ambientali, ma l’ambiente non c’entra nulla. È semplicemente concorrenza sleale austriaca nei confronti degli imprenditori e degli autotrasportatori italiani, tedeschi e dell’intero continente europeo. Tali divieti unilaterali sono inaccettabili e insostenibili perché bloccano il principale asse di collegamento tra Nord e Sud Europa”.
Non è tardata la risposta dell’altra parte in causa: l’Austria ha accusato Salvini e l’Italia di non curarsi della salute dei tirolesi e di preoccuparsi solo per “la lobby dei trasporti” e per il “profitto”.
I controlli anti-migranti
Oltre all’impatto ambientale del transito dei veicoli, però, l’Austria sembra temere l’ingresso dei migranti sbarcati a Lampedusa. La polizia austriaca ha quindi intensificato i controlli e il monitoraggio al valico, il che significa che auto e camion vengono fermati con una certa frequenza per verificare se a bordo ci sia qualcuno di illecito. Le multe per coloro trovati privi di documenti ammontano fino a 1.200 euro: per ora, a quanto si sa, non sarebbero numerose le persone fermate, ma il traffico sta risentendo di questi ulteriori rallentamenti.
Mancano le alternative
Al Brennero, dunque, il traffico è ancora nel caos e lo sarà, presumibilmente, finché non verrà completata la costruzione della Galleria di Base del Brennero, ossia un’infrastruttura ferroviaria sotterranea localizzata tra Innsbruck (in Austria) e Fortezza (Bolzano). La quale, una volta in funzione, dovrebbe dirottare una parte significativa del traffico merci e passeggeri dalla strada alla rotaia, apportando così notevoli benefici ambientali e non solo.