Alcune sigle dell’autotrasporto genovese hanno proclamato il fermo dei servizi per tre giorni, dal 15 al 17 giugno 2023 e precisamente dalle ore 00.01 di giovedì 15 fino alle 24.00 di sabato 17.
Le pesanti conseguenze sul traffico dei container al Porto di Genova e sulla logistica di buona parte del nord Italia sono evidenti, pertanto si sta trattando a livello istituzionale per scongiurare il rischio. Ma alcune rappresentanze sono al momento ferme sulla decisione presa.
Si è invece dissociata la sigla Fai, che ha dichiarato: “Proclamare il fermo dell’autotrasporto in Liguria senza elementi concreti è stata una boutade che in pochi hanno capito anche all’interno del nostro settore”.
Perché l’autotrasporto sciopera?
Per comprendere le motivazioni dello sciopero occorre tornare indietro di circa due anni, precisamente a ottobre 2021, quando venne siglato un accordo tra Autostrade per l’Italia, Comune di Genova e Regione Liguria. Tale accordo prevedeva lo stanziamento di 180 milioni per compensare i pesanti disagi causati dai cantieri autostradali. Disagi che, nonostante sia passato del tempo, interessano ancora oggi l’intero nodo autostradale di Genova.
Parte di questa somma era stata destinata agli autotrasportatori. I quali, però, nonostante i continui solleciti, non hanno ancora ricevuto nulla a causa di un iter burocratico incompleto: non sono infatti stati definiti i provvedimenti attuativi che dovrebbero stabile le regole, le somme e le procedure per erogare il risarcimento. Quest’ultimo, secondo le attese degli autotrasportatori, dovrebbe ammontare ad almeno 174 milioni come rimborso per i viaggi compresi tra il 2022 e il 2024.
Entro lo scorso 2 giugno 2023 le parti interessate avrebbero dovuto firmare un protocollo d’intesa proprio per sbloccare i fondi, ma l’incontro non c’è mai stato. Da qui la decisione di proclamare il fermo.
L’incontro di venerdì
Al fine di far tornare sui propri passi le sigle dell’autotrasporto che hanno stabilito il fermo, lo scorso venerdì 9 giugno e stamattina 12 giugno si sono svolti due incontri indetti dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Al tavolo tutte le parti interessate, dunque i rappresentanti degli autotrasportatori (Anita, Cna Fita, Confartifianato Trasporti, Fai Liguria, Aliai, Fiap, Osservatorio logistica/trasporti, Lega Cooperative e TrasportoUnito), il sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini il direttore generale della direzione Strade e Autostrade del ministero dei Trasporti Felice Morisco e l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi.
L’esito degli incontri è stato positivo, poiché è stato preso l’impegno a erogare i ristori. Ma gli autotrasportatori, perlomeno quelli appartenenti ad alcune sigle, al momento non hanno revocato il fermo.