Il 23 marzo 2021 è una data che il trasporto marittimo mondiale non scorderà: è il giorno che vide la Ever Given, la megaportacontainer di Evergreen, incagliarsi nel Canale di Suez.
Ieri, 14 marzo 2022, lo stesso destino è toccato alla quasi gemella (è leggermente più piccola, 340 metri contro 400), Ever Forward, incagliata a Chesapeake Bay, di fronte alla baia di Baltimora.
Questa volta non dovrebbero esserci gravi ripercussioni sul traffico marittimo: non ci sono feriti e nemmeno sversamenti e l’incidente non ostruisce il passaggio delle altre navi, anche se è stato imposto a tutte le imbarcazioni che stanno transitando nella zona di rallentare.
Non sono chiari, però, i tempi di risoluzione del problema: dalle prime notizie pare che il fondale sia molto basso e pertanto non sarà semplice far riprendere il viaggio della Ever Forward.
Lo scorso anno, invece, le conseguenze furono pesanti: l’ingorgo, che coinvolse quasi 500 navi, durò quasi una settimana. Ma la megaportacontainer, tra incidente, sequestro e viaggio, arrivò a destinazione (Rotterdam), con più di 100 giorni di ritardo.