L’Ansa ha da poco battuto la notizia attesa a livello mondiale: la Ever Given, il portacontainer che da una settimana blocca il Canale di Suez, ha ripreso a galleggiare e a muoversi, permettendo così di ripristinare la viabilità marittima. Il Cargo procede in questo momento alla velocità di circa un nodo ed è diretto verso il Grande Lago Amaro dove sarà ispezionato. Se il controllo darà esito positivo, potrà riprendere il suo viaggio verso Rotterdam.
La giornata di oggi non è stata priva di colpi di scena: stamattina si era detto che, grazie anche alla luna piena che nella notte scorsa aveva favorito l’alta marea, il cargo era stato disincagliato. Il che non significava che l’incidente fosse del tutto risolto, ma i segnali sembravano positivi.
Durante la giornata le operazioni di soccorso sono proseguite, finché la situazione è nuovamente precipitata: nonostante la mobilitazione di almeno una dozzina di rimorchiatori e draghe per aspirare la sabbia, la nave nel primo pomeriggio si era messa nuovamente in diagonale, bloccando di nuovo il Canale.
Poi la lieta notizia. Ma il peggio, per molti, deve ancora venire.
Almeno tre giorni per smaltire il traffico marittimo
Danni che aumentano, ma il greggio perde quota
Coldiretti, salvo il made in Italy
“La riapertura del passaggio navale aiuta la ripresa delle spedizioni made in Italy verso Pechino – commenta Coldiretti – Possono così riprendere il loro viaggio tutti i principali prodotti nazionali confezionati, dal vino all’olio extravergine, trasportati via nave in Asia. La ripartenza del canale di Suez è strategica per l’intero mercato mondiale delle materie prime agricole, già in tensione per effetto della pandemia ed è vitale anche per gli effetti sui prezzi dei carburanti e della logistica. Questi ultimi incidono fino al 35% sul totale dei costi di frutta e verdura“.