La notizia è di poco fa: Cin, la società dell’armatore, ha decretato lo stop immediato dei collegamenti navali con Sicilia, Sardegna e Isole Tremiti gestiti da Tirrenia. Ma, almeno questa volta, il coronavirus non c’entra. La decisione è infatti il frutto del sequestro conservativo dei conti correnti di Cin messo in atto dai commissari in amministrazione straordinaria di Tirrenia. Dunque una questione amministrativo-giuridica, che rischia però di complicare ulteriormente il trasferimento delle merci da e per le isole, già messo a dura prova dalla pandemia.
Cin ha voluto precisare che “la società è liquida, ma che di fatto il blocco dei conti correnti ne impedisce l’operatività”.
Dal 15 marzo viaggiano solo le merci
Per la cronaca, va ricordato che da un paio di settimane, per via dell’emergenza coronavirus, la Sardegna aveva chiesto e ottenuto dal ministero dei trasporti l’interruzione dei collegamenti aerei e marittimi da e per l’isola. Il ministro Paola De Micheli, firmando il decreto, aveva precisato: “è consentito solo il trasporto marittimo delle merci sulle navi previste in convenzione e il trasporto marittimo delle persone può eventualmente avvenire soltanto previa autorizzazione del presidente della regione, e per dimostrate e improrogabili esigenze”. Un decreto simile era stato firmato, il 15 marzo scorso, anche per la Sicilia. Anche in questo caso, il decreto permette la libera circolazione delle merci, precisando che le persone possono viaggiare su navi adibite al trasporto merci esclusivamente per improrogabili esigenze, previa autorizzazione del presidente della Regione.
Sulla interruzione dell’operatività di Tirrenia è intervenuta Coldiretti Sardegna: “Un macigno pesantissimo in un periodo di grossa difficoltà economica e sociale: da un lato per i grossi disagi che deriveranno alla Sardegna per i trasporti delle merci in uscita e in entrata, dall’altro per il grave dramma che interessa le famiglie dei lavoratori coinvolti a cui va tutta la nostra piena solidarietà”. La confederazione ha espresso grande preoccupazione per il comparto agricolo sardo e per tutto il sistema economico che gravita attorno, ma ha anche auspicato, per il futuro, “un bando internazionale per le corse marittime in cui finalmente si valorizzino i prodotti locali: le navi sono un biglietto da visita e una vetrina per tutto il nostro patrimonio agroalimentare che non si può continuare a trascurare”. Infine, sempre per Coldiretti, è necessario “pensare a delle tratte agevolate per le merci; si devono riservare delle condizioni favorevoli, abbattendo i costi per le merci in entrata e uscita dalla Sardegna. E’ questa la vera continuità che ci aspettiamo”.
La risposta del Governo
Il ministero dello Sviluppo economico (Mise) e il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit) sono subito intervenuti sulla questione, garantendo la continuità del collegamenti con le isole. In particolare, il Mit ha precisato che, tenuto conto anche della situazione di emergenza, tramite l’operatività di altri armatori sarà garantito fin da subito il trasferimento delle merci, in particolare di alimenti e farmaci.