Questa settimana, ne La Borsa della Spesa il servizio per i consumatori italiani realizzato da Bmti e Italmercati, in collaborazione con Consumerismo No Profit, sono tornate le fragole. Abbondanti e a ottimi prezzi, infatti, la produzione delle fragole sta continuando il suo tour per l’Italia, che è iniziato, in anticipo grazie al buon clima, a febbraio in Sicilia e che continuerà con la produzione nelle zone del nord Italia, in particolare Veneto e Trentino. Questa settimana sono disponibili nei mercati da 3,00 a 5,00 euro/chilo.
Continua la buona qualità e l’abbondanza di limoni, grazie al sole che ha interessato le zone di maggiore produzione, in particolare Sicilia e Campania. Prezzi buoni per la varietà Primofiore da 1,00 a 1,30 euro/chilo.
Inoltre, è iniziata la campagna delle nettarine per la quale si prevedono più quantitativi rispetto allo scorso anno quando, a causa delle gelate notturne, la produzione è stata compromessa. Per questa settimana, si registra una qualità del prodotto in miglioramento e prezzi mediamente intorno a 2,30 euro/kg per un calibro medio piccolo.
La Borsa della Spesa, anche per questa settimana, consiglia l’acquisto di meloni, provenienti principalmente dalla Sicilia e dal Lazio, per i quali si rilevano prezzi ancora convenienti, da 1,80 a 2,20 euro/kg e una qualità molto buona, favorita da un clima non ancora troppo caldo.
Per quanto riguarda gli ortaggi, è iniziata la campagna in piena aria dei prodotti primaverili, tra cui i pomodori e le melanzane che mostrano una buona qualità grazie alle temperature calde delle ultime settimane e prezzi convenienti. Infatti, nei mercati i pomodori datterino vanno da 2,50 a 2,80 euro/kg mentre la varietà ciliegino è intorno ai 2 euro/chilo. Per le melanzane, invece, si registra il prezzo medio di 1,30 euro/chilo. È in aumento la produzione di fagiolini che, raccolti a mano, registrano un prezzo medio intorno ai 5 euro/chilo.
Le temperature non eccessivamente calde stanno favorendo anche la produzione dei cetrioli che presentano prezzi molto bassi a causa di un livello della domanda ancora debole, che vanno da 0,80 a 0,90 euro/chilo.
Fonte: Bmti e Italmercati