Al mercato siciliano di Vittoria le quotazioni degli ortaggi sono inferiori a quelle medie di stagione, al centro agroalimentare di Vicenza i prezzi potrebbero essere più alti ma non c’è abbastanza domanda per far salire i prezzi. Anche quando la qualità è eccellente sottolineano i commercianti.
Le arance scontano il problema dell’abbondanza dei calibri piccoli rispetto a quelli intermedi. Quotazioni da 0,50 fino a massimo 2 euro con il Tarocco. Sostenute le clementine tardive da Spagna e Israele che possono arrivare a 3 euro il kg. Al palo i carciofi con tanto prodotto a pochi centesimi. Non si svendono ma siamo intorno all’euro il kg con le zucchine e poco sopra le melanzane. Via ai primi asparagi che si vendono dai 4 agli 8 euro il chilo. Dal Cile le nettarine bianche che toccano i 4 euro e sono state apprezzate.
A Vicenza: “Arance in crisi, fragole dai 5 ai 6 euro”
Luca Zanon, imprenditore e presidente di Fedagro Vicenza, parla di “volumi di movimentato bassi come i prezzi per mancanza di domanda. Sono in crisi le arance, mancano i calibri intermedi”. Per dare un’idea concreta: “Ho visto 10 pedane di Navel dove una era di calibro 4, due del 6 /8 e il resto 9/10. Le clementine italiane non sono al massino e le Orri sono ancora un po’ indietro”.
“Si vendono le fragole nei limiti di un mercato di primizie. C’è buon prodotto dalla Basilicata che quota 5/6 euro il kg. Sono state ben apprezzate le nettarine biache dal Cile a 4 euro il chilo“.
Carciofi al palo, primi asparagi da 4 a 8 euro
Con Zanon si passa gli ortaggi: “I carciofi sono al palo c’è poca roba bella e i prezzi sono a terra, c’è prodotto del Molise che quota 0,40 a capolino ed è di buona qualità. C’è anche buon prodotto egiziano. Merce a ogni prezzo, anche a 20 cent e fino a 1,40 a capolino per del prodotto bellissimo. Il problema è la scarsa domanda, si è consumato tante nelle settimane scorse”.
E’ tempo di asparagi. “Con buon prodotto Pernumia da Padova, bianco e verde. Per le quotazioni si parte da 4 euro il kg per le asparagine e si arriva fino agli 8 euro per il prodotto di prima. Il verde quota un 1 euro in più del bianco”. Ma cambia il peso e quindi la forbice di prezzo è relativa.
Zucchine, melanzane con prezzi al ribasso
Vediamo le zucchine : “Tutto un febbraio con prezzi bassi, non c’è stato un invernale. Ora un calibro medio 14/21 quota 1/1,10 euro. Non hanno quotazioni alte pure le zucchine con fiore”.
Un esempio dell’andamento lento sono i peperoni. “Non abbiamo mai fatto 4/5 euro il kg come in passato, oggi siamo a circa 2,30 con origine Spagna, Italia e Olanda. Sulle melanzane siamo a 1,20/1,50 per le tonde mentre le viola siciliane quotano 2,20/2,50 euro. Il pomodoro a grappolo a 1,50/60 euro con origine olandese. Il Datterino si vende a 4,5 euro, il Piccadilly quota 3,5 euro c’è un bellissimo Marinda che oscilla tra 3 e 5 euro il chilo”.
Le quotazioni a Vittoria: Prezzi sotto la media”
L’imprenditore e presidente Fedagro Vittoria, Giuseppe Zarba, scatta la fotografia al mercato primario siciliano: “Mercato stabile con poco prodotto ma anche le richieste latitano. I prezzi sono sotto la media stagionale per molti prodotti“. Vediamo le quotazioni: “Ciliegino 1,60, Piccadilly 1,1o, Pixel 1,60, a Grappolo 1 euro, Datterino 2,30. Poi melanzane tonde 0,70 euro il kg, la violetta 1,70. Peperoni rossi a 1,90 euro il kg e i gialli a 1,60. Le zucchine 0,80 il kg e i cetrioli 0,60″.
Arance, c’è anche il prodotto spagnolo
La varietà Navelina registra sia l’origine siciliana sia spagnola. Il calibro 6 vede quotazioni sotto l’euro nei mercati: Bergamo (Spagna e Sicilia 1,10 euro il kg), Bologna (1 euro), a Cagliari c’è prodotto spagnolo ma pure sardo da 0,60 a 0,90 euro il chilo.
Il Tarocco è tutto siciliano con un’ampia forbice di prezzo a seconda dei calibri. Vediamo Bergamo: 0,50 euro (calibro 10), 0,85 (9), 1,10 (8), 1,50 (6), 2 euro (4). Prezzi simili nelle altre piazze italiane con scostamenti non altissimi. Per esempio a Torino si parte da 0,65 e si arriva ai 2 euro il kg, a Bologna con prodotto extra si può arrivare a 2,40 euro il chilo.
La varietà Moro a Bologna vede una quotazione di 1,40 euro il kg per il calibro 8 e 1,50 per il 6. Variabili le quotazioni del Washington con il calibro 6 fino a 1,20 euro il kg a Torino mentre a Rimini quota 1,70 euro.
Le clementine tardive in media sui 2 euro, Orri anche a 3 euro
E’ tempo di clementine tardive con Hernandina, Tango e Orri. Queste le quotazioni di Hernandina: Bologna ( Spagna 1,90/2 euro), Torino (Italia 1,60/1,80 euro). Tango: Treviso (Spagna 1,80/2,20 euro), Rimini (Spagna 1,60/2,20). Orri: Torino (Israele calibro 1X 3,10 euro, calibro 2 a 2 euro il kg). I mandarini tardivi siciliani quotano da 1 euro a massimo 1,50 euro il chilo.
Sui limoni c’è sempre la sfida Italia Spagna in attesa dell’arrivo del prodotto argentino: Bergamo (Spagna 1,20; Sicilia 1,20), Bologna (Spagna 1,20; Sicilia 1,40), Cesena (Sicilia 1,40, Spagna 1,50), Firenze (Sicilia 1,40; Spagna 1,30).
Dal Perù l’uva senza semi supera i 5 euro, dai 3 ai 4 la tradizionale, melagrane dalla Turchia
L’uva senza semi peruviana si trova in diversi mercati e si vende anche d’inverno. Una soluzione indovinata. Ecco le quotazioni: Padova (4 euro il kg), Firenze (5,20), Rimini (4,80) e a Cesena da 5 e fino a 6,50 euro. Senza semi anche dal Cile a Cagliari con la varietà nera che quota 4 euro il kg. La Red Globe venduta in confezioni da 8,2 kg quota dai 3 ai 4 euro il kg, in alcuni mercati tocca anche i 5. Nel dettaglio alcuni mercati: Torino (3,65), Padova (3,65), Firenze (3,50), Bologna (4,50), Napoli (3,70). Il mercato sulle melagrane registra prodotto turco a 1,80/2,20 euro di media, l’origine italiana a 1,80/2 euro.