Ingrosso

Sentenza: zero manutenzione? Il grossista non paga

L’operatore risparmia 80mila euro. Secondo il giudice di Napoli il Comune di Aversa non gli ha garantito i servizi dovuti

Una sentenza che farà storia nel mondo dei mercati ortofrutticoli all’ingrosso. La cronaca in sintesi: un grossista di Aversa, siamo in provincia di Napoli, non dovrà pagare 80mila euro al Comune, gestore del centro agroalimentare, perchè questo non ha curato la manutenzione.  Una disattenzione  che ha provocato la chiusura del sito commerciale. Lo ha deciso con una sentenza il tribunale di Napoli Nord, ne ha dato notizia il Mattino nell’edizione di Caserta, che ha dato ragione all’operatore dopo che il suo avvocato Fabio Roselli aveva impugnato l’intimazione del Comune.

No servizi, no canone

Il principio alla base della sentenza è abbastanza chiaro: se non si offrono i servizi non si possono far pagare. Elementare Watson.  In termini  più giurisprudenziali: “La domanda con l’accertamento dell’inadempimento del Comune di Aversa in relazione ai doveri inerenti la gestione, l’organizzazione e la vigilanza del mercato ortofrutticolo – si legge nella sentenza – può ritenersi fondata. L’articolo 4 del regolamento comunale stabilisce che il mercato ortofrutticolo di Aversa è gestito direttamente dall’amministrazione comunale della città. I proventi della gestione devono essere commisurati a sostenere le spese necessarie al funzionamento del mercato ed all’ammortamento e al miglioramento degli impianti e dei servizi comuni”. Insomma si paga per avere dei servizi perchè il mercato è un bene pubblico.

Il Comune rischia di perdere fino a 1 milione di euro

Questa è la prima delle sentenze che possono essere pronunciate dal tribunale di Napoli. Altri operatori hanno infatti fatto ricorso alla magistratura. E il quotidiano napoletano stima in circa un milione il potenziale danno alle casse comunali. I servizi non erogati si intendono dal 2011 al 2019 quando Nas e Asl chiusero il mercato. L’attuale amministrazione si era insediata da appena tre mesi.   Ma ora siamo nel 2023. Sono stati spesi 500mila euro e altri se ne devono spendere per riattivare la struttura ma la situazione resta precaria.

I commerciati puntano sulle carte bollate, come myfruit.it aveva documentato tempo fa. “Da oltre tre anni (esattamente 41 mesi) la ditta esponente ha cessato la propria attività di concessionaria di prodotti ortofrutticoli all’ingrosso nel mercato ortofrutticolo sito in Viale Europa, a causa e per l’effetto della chiusura dell’area in discussione disposta dai Nas di Caserta“. Questo si legge nell’esposto indirizzato agli amministratori comunali e alla Corte dei Conti.  In questo caso si chiede il risarcimento perchè non si è potuto lavorare a causa del mercato chiuso.

A Giugliano  la battaglia di 31 grossisti sotto sfratto

Sempre a Napoli ma a Giugliano si replica una storia simile, documentata recentemente da myfruit.it, con 31 grossisti morosi nei confronti del Comune  e quindi posti sotto sfratto. Gli operatori vogliono pure pagare “i canoni in sospeso, ma chiedono servizi essenziali per una corretta gestione del mercato”. Parole di Domenico Porcaro, presidente dell’associazione Mercasud, che rappresenta il gruppo di operatori che conta su circa 30 milioni di giro d’affari.

La notizia di Aversa è accolta con favore a Giugliano: “Bene. Noi nel 2022 abbiamo fatto ricorso al Tar e stiamo aspettando ora abbiamo un mese di tempo per agire contro l’ultima decisione del Comune sul 2023”. Porcaro guarda con attenzione a quello che è successo a pochi chilometri di distanza. Un battaglia legale continua.

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