Ingrosso

Al Mercato di Vittoria scontro sulla Tari. I grossisti: “Noi paghiamo”

Il sindaco li accusa di evasione, il presidente degli operatori Giuseppe Zarba replica parlando di discredito gratuito

Canoni o Tari (riguarda ritiro e smaltimento dei rifiuti) nei mercati ortofrutticoli  aprono numerosi fronti fiscali e politici. Da Aversa Giugliano e ora in Sicilia, al mercato di Vittoria.  L’amministrazione comunale con un comunicato firmato da Sonia Iacono, portavoce  del sindaco Francesco Aiello, ha accusato i grossisti di non pagare il tributo. Gli operatori non ci stanno. Giuseppe Zarba, presidente di Acov (associazione dei concessionari del mercato ortofrutticolo),  sentito da myfruit.it risponde al primo cittadino che accusa di usare ogni pretesto per screditare la categoria. E’ battaglia.

Le parole del sindaco nel comunicato

Leggiamo le accuse del primo cittadino scolpite  nel comunicato stampa: “Esistono delle inadempienze gravi e non più tollerabili come quelle di  taluni commissionari del mercato di contrada Fanello. L’amministrazione comunale sta attivando uno sportello tributi presso il mercato ed è risoluta nel chiedere l’adempimento di quanto dovuto”.  Tolleranza zero.

Evasione dei tributi locali al 70%

Una storia vecchia come si legge nel comunicato. “Questa amministrazione ha ereditato un ente in condizioni finanziarie strutturalmente deficitarie, con una gestione dei tributi locali che garantiva meno del 30% di riscossione. La conseguenza di ciò era lo stop dei servizi comunali, per non parlare dei beni di proprietà comunale, letteralmente devastatati“.

La parola ai grossisti: “Il sindaco scredita gli operatori”

Giuseppe Zarba è chiaro nel rispondere al primo cittadino di Vittoria: “Un  pretesto utile  solo per gettare discredito su un’intera categoria additandone i componenti come evasori. Diffondono un comunicato su un fatto gravissimo: il 70% della popolazione non paga i tributi che invece si devono pagare. Non comprendiamo però la sottolineatura sul mercato”.

Giuseppe Zarba

Zarba nega e rilancia: “Siamo noi che siamo andati a chiedere in Comune la ristampa delle cartelle che non erano arrivate per poi distribuirle alle aziende. In piena collaborazione con il funzionario comunale abbiamo stabilito una data, il 15 novembre, quando un collaboratore dell’ufficio tributi con un terminale lavorerà nel mercato per dare informazioni e assistenza. Ognuno  di noi – sottolinea il presidente –  potrà verificare la propria situazione debitoria. Se è scappato qualcosa si può aderire subito, c’è anche la rottamazione, e pagare i tributi”. Insomma nessuna fuga. “Visto il nostro spirito collaborativo non riusciamo a capire  le parole, di una gravità inaudita, del sindaco nel comunicato stampa”.

Stoccata finale: “Noi i tributi li paghiamo, mentre da due anni, da quando si è insediato il sindaco, dobbiamo pagare noi lo smaltimento dell’organico. Paghiamo un servizio che non riceviamo“.

(Visited 188 times, 1 visits today)