Calano vendite e consumi di ortofrutta, ma non gli investimenti. Grazie alle risorse del Pnrr quasi tutti i mercati all’ingrosso tentano di rifarsi il look e diventare più sostenibili, efficienti e digitali ma sono in cantiere anche mercati nuovi. Ci puntano a Trieste, dopo vent’anni di attese e promesse, che con i soldi europei della next generation vogliono trasferirsi dal centro cittadino al porto. Nuovo centro anche a Andria grazie a un finanziamento da 4 milioni di euro della Regione Puglia.
I grossisti triestini: “La proposta più concreta degli ultimi anni”
Myfruit.it ha documentato la ventennale attesa di un nuovo mercato a Trieste, come le diverse proposte per un futuro più efficiente e sostenibile del centro ortofrutticolo. Ma solo ora si inizia a vedere l’orizzonte, come sottolinea Massimo Vitale, presidente di Fedagro Trieste e titolare della Vitalfrutta, che spiega: “Si tratta della proposta più concreta degli ultimi anni”.
In concreto si vogliono spostare le attività dell’ortofrutta all’ingrosso negli spazi del porto dove grazie ai fondi del Pnrr si vuole far nascere il polo del freddo. “In un primo momento il progetto doveva essere presentato solo dall’ autorità portuale poi invece si sono staccate le due piattaforme logistiche e una parte la chiede il Comune. Il progetto sta andando avanti”.
Una struttura vetusta ma appetibile
Vitale ricorda che la “struttura è vetusta, ma se la soluzione al porto si realizza in tre/quattro anni si risolve un grosso problema. Noi possiamo lavorare in un ambiente adeguato, la città vede restituita un’area molto ambita che il Comune vuole riprendersi vista la sua centralità e la sua vicinanza al mare”.
Un mercato sul porto, aperto ai traffici nazionali e all’export
Si aprono anche opportunità economiche: “Visto che, se tutto andrà bene, saremo accanto al polo del freddo possiamo pensare a fare da distributori per altri soggetti, un punto di riferimento per le esportazioni e il mercato italiano“. Si pensa al futuro nonostante le ultime settimane da dimenticare: “Da metà ottobre a tutto novembre ci sono stati cali delle vendite molto importanti, i consumi sono in picchiata – sottolinea Vitale – dovuti al clima, poi l’influsso della geopolitica, i costi esagerati dell’energia e la paura di spendere vista la situazione”.
Sul trasloco e sul nuovo mercato ci sperano in Comune soprattutto perché intendono cambiare destinazione d’uso all’area. Non mancano le idee tra mercato e dintorni con piscina terapeutica, il parco del mare e il restaurato museo ferroviario più quello che può accogliere l’area del mercato.
Ad Andria quasi 4 milioni per il nuovo mercato
Novità anche in Puglia dove la Regione ha stanziato 3.750 milioni che serviranno per la realizzazione della nuova area ortofrutticola di Andria dove si spostamento degli operatori all’ingrosso. Le prossime mosse vedono il Comune impegnato a mettere a disposizione nell’area del Pip una superficie dedicata dove dovrebbe essere terminata in pochi mesi la nuova struttura.
Si punta a una struttura ricoperta dai pannelli fotovoltaici e in una zona facilmente raggiungibile. Con il nuovo mercato si riduce anche il traffico di mezzi pesanti in città. Più aria pulita per i cittadini.
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