I grossisti denunciano gli esponenti del sindacato di base Si Cobas che più volte hanno bloccato l’ingresso dei camion al mercato ortofrutticolo di Bologna. Azione forte giustificata dall’organizzazione per il licenziamento di tre delegati, myfruit.it ne ha scritto nei giorni scorsi, che gli operatori hanno tollerato fino a ieri. Ora Valentino Di Pisa, presidente nazionale di Fedagro, denuncia e a nome dell’organizzazione annuncia “chiederemo i danni per l’ennesima notte di lavoro perso“.
I grossisti: “Zitti ai primi blocchi, ma ora basta”
Scendono sul piede di guerra i grossisti, senza se e senza ma. Di Pisa ha dichiarato al Resto del Carlino: “Ai primi scioperi non abbiamo detto nulla, ma non è più accettabile che si continui di questo passo. Si sta bloccando un servizio pubblico, per i cittadini“. Di Pisa non si limita alla denuncia e alla richiesta di risarcimento, chiede anche l‘intervento deciso da parte delle forze dell’ordine e della società che gestisce il mercato. Si vuole evitare il blocco dell’ingresso dei camion nel mercato.
I Si Cobas annunciano lotta dura
Il Caab è in mano pubblica e le quote di maggioranza sono del Comune di Bologna. I rappresentanti Si Cobas, al blocco hanno partecipato anche militanti di altre realtà del bolognese, contestano il licenziamento di tre dipendenti di un’azienda di logistica e allo stesso tempo delegati sindacali. Nella loro pagina Facebook i Si Cobas postano le foto del picchetto davanti al tornello e scrivono: “Ancora una volta i lavoratori del Caab si ritrovano costretti a scioperare per far valere i diritti più basilari non garantiti tuttavia all’interno del Caab dalla solita giungla di appalti e subappalti che caratterizzano il centro agroalimentare”.
Sui licenziamenti: “A pochi mesi dai primi due ne è giunto un terzo diretto ancora una volta ad un delegato sindacale dopo una serie di contestazioni disciplinari pretestuose. Licenziamenti basati su motivi totalmente pretestuosi e diretti solo ad allontanare lavoratori scomodi ed iscritti al sindacato”. I Si Cobas se la prendono anche contro il Comune: “I lavoratori si occupano di difendere e lottare per il proprio posto di lavoro La Logistica Etica resta silente”. Riferimento alla carta firmata da una trentina di associazioni e sigle sindacali, ma non dai Si Cobas.
Le rivendicazioni dei Si Cobas non convincono gli operatori commerciali del mercato che chiedono la piena agibilità del traffico commerciale nella piattaforma alimentare bolognese.