Ingrosso

Dai mercati: sale il prezzo di fragole e arance, primizie alle stelle

OrtomercatoMilano

In vendita le prime albicocche e tante nespole che superano i 5 euro. Apprezzate le angurie marocchine

E’ tempo di fragole e arance nei mercati all’ingrosso: le prime riacquistano valore e le seconde si avviano alla chiusura di stagione con buoni prezzi. Si vedono  nespole,  albicocche e le angurie. Ma non tutte le primizie sono di buona qualità e i prezzi troppo alti. Per usare le parole dei grossisti: con effetti destabilizzanti sul consumatore. In alto anche il prezzo degli asparagi per mancanza di prodotto, in fase calante gli altri ortaggi con zucchine e melanzane abbondantemente sotto l’euro. Buon finale di stagione per i kiwi: la seconda categoria strappa 1,50 euro il chilo.

Primizie: “Attenzione all’effetto destabilizzante sul consumatore”

La frutta con il nocciolo c’è quasi tutta nei mercati all’ingrosso. Anteprime non sempre succose. “Difficile dare dei valori in questo momento di varietà precoci i cui prezzi possono essere molto alti per il consumatore finale. Si crea un effetto destabilizzante e si lancia un brutto messaggio perché siamo al di là della media stagionale”. Analisi e parole da Milano, quelle di Bruno Barcella, imprenditore e consigliere di Ago Fedagro. Acquistare le albicocche a prezzi superiori ai 5 euro, con un prodotto magari non eccezionale, può allontanare il consumatore. Quest’anno per le albicocche si annuncia un’altra problematica: “Aspettiamo i numeri finali, ma per le drupacee le stime sono negative. In Emilia-Romagna, ma anche in Francia, gran produttore di albicocche, il maltempo si è fatto sentire”.

Fragole regine di stagione, risale il prezzo. Bene le arance Tarocco

CandongaLoversRoma

Bene le Candonga

Sono le regine del momento. In una stagione letteralmente tra alti e bassi. “Abbiamo avuto un mese di marzo con prezzi importanti, sottolinea Barcella,  seguito da circa una decina di giorni con un forte calo delle quotazioni, anche al di sotto del costo di produzione. Ora assistiamo alla ripresa con un buon rialzo dovuto anche alla mancanza di prodotto. Elemento che spiega l’aumento della merce dalla Spagna dove contano su maggiori quantità”. E i prezzi? “Si va dai 2,50 ai 3,50 euro e qualcosa in più per la Candonga. Le fragole spagnole oscillano da 2,20 a 2,30 euro”. Si conferma un buon finale di stagione per le arance Tarocco con il prezzo in rialzo. Stabili le mele con un prezzo stazionario e le pere: “Il prodotto italiano è sul finale. C’è un po’ di Conference, poi prodotto d’importazione da Sudafrica, Cile“. Il kiwi? “C’è ancora prodotto nazionale e registriamo un rialzo sui prezzi. I consumi dell’ultimo mese sono normali e ci sarà prodotto fino a fine aprile e forse inizio maggio, poi sarà il regno  di Nuova Zelanda e Cile“.

Meloni tra Sicilia e Marocco da dove arriva anche l’anguria

C’è del buon melone siciliano, in alcuni casi ottimo, che oscilla dai 2,5 ai 3 euro. La concorrenza marocchina sta su prezzi minori,  il prodotto buono viene venduto sui 2 euro. “C’è da stare attenti perché si rischia molto su varietà precoci; difficile da gestire a livello di conservazione, si lascia sul campo quasi a maturazione”. E poi le prime angurie: “Merce marocchina buona, sono le prime e vanno da 1 euro a 1,30 euro”. Buona l’offerta di nespole: “Qui la forbice è ampia, se parliamo della Ruchey si va dai 4 ai 5 euro“. Si scende per le varietà senza marchio.

Basse le zucchine, alti gli asparagi

Chiudiamo la tappa milanese con uno sguardo agli ortaggi: “Un periodo di alti e bassi. I peperoni hanno visto un periodo di vuoto e prezzi alti. Terminata la produzione di Almeria si è passati a quella della Murcia e arriva quello dall’Olanda. L’extra da 2,50 a 3 euro il chilo; poi quello mediamente buono da 1,50 a 2,20 euro”. Male gli ortaggi: zucchine da 0,75 a 0,80, cavolfiore da 1 a 1,20. Molto sostenuti i prezzi degli asparagi: “Problemi nelle zone di produzione – da Granada alla Puglia – e c’è poco prodotto. Forbice ampia a seconda del prodotto: da 4,50 a 5,50 nazionale e su valori simili per la Spagna“.

Anche a Bari la ripresa delle fragole, prezzo alto per i kiwi

Mercato BariNel mercato pugliese incontriamo Pino Lucatorto, presidente di Fedagro Bari, che disegna il quadro delle vendite primaverili. “Rispetto al buon andamento dell’anno scorso, siamo tornati alla normalità e forse siamo anche al di sotto dei livelli precedenti perché le famiglie stanno finendo i soldini”. Anche a Bari le fragole si vendono e con prezzi interessanti: “Siamo oltre i 3 euro“. Dalla Spagna arrivano le nespole: “recuperano volumi, ma si assiste a un forbice molto ampia sui prezzi. Oscillano a causa di calibro, cambia se si presenta per esempio rugginosa,  e si va da 1,80 ai 5 euro il chilo. Il prodotto buono sta intorno ai 3 euro”. Le arance vedono la presenza spagnola con la varietà tardiva Lane Late intorno a 1 euro dopo che “le Navel locali sono finite; intorno ai 2 euro il Tarocco con le pezzature più grandi”. Buon finale di stagione per i kiwi: “Il nazionale oscilla dai 2,30 fino a 2,50/2,60. La seconda categoria per il kiwi piatto va da 1,20 e raggiunge pure 1,50 euro il chilo“.

Ortaggi in discesa: zucchine a 0,50 euro

I prezzi delle settimane scorse sono solo un ricordo per gli ortaggi siciliani: “Abbiamo le zucchine a 0,50 come le melanzane. Il pomodoro Ciliegino da 1,60 a 2 euro, mentre il grappolo ramato da 0,60 a 0,80“. Sui carciofi c’è produzione locale con dei prezzi bassi: da 0,20 a 0,30 mentre sugli asparagi c’è poca richiesta. Infine mele e pere: “Andamento stabile di richiesta e dei prezzi. Senza senza infamia e senza lode”.

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