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Dai mercati: crollo fragole, giù le zucchine e su le arance

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Bene la Pasqua, poi il calo. Il giro d’Italia dell’ortofrutta da Firenze a Milano, da Cagliari a Torino. In Sardegna gli asparagi selvatici a 13 euro

Benino le vendite di Pasqua e il primo giorno di apertura post festività, poi la discesa e calano (per le fragole crollano) i prezzi. Un esempio per tutti: la pregiata Candonga dalla Basilicata che quotava oltre i 6 euro, con differenze tra mercato e mercato, ora è scesa ai 3,50. Le altre varietà italiane di buona qualità quotano sui 2,50  e quelle spagnole scendono fino a 1,50 ma pure 1,20 euro. In calo pure i prezzi di zucchine, fave, melanzane. Stabili mele, pere e kiwi. Tengono i pomodori e conquistano valore al novantesimo minuto le arance Tarocco. SI vedono le prime nespole dalla Spagna.

A Firenze: bene Pasqua, fragole crollo di oltre 2 euro

Il mercato di Firenze

A primavera soffia un venticello di ripresa nel mercato di Firenze dove incontriamo Aurelio Baccini, vicepresidente nazionale Fedagro e presidente di Fedagro Firenze, che offre a myfruit.it il bilancio delle feste: “Fino a sabato si è venduto con buone performance, poi si è voltata pagina. Si è venduto anche martedì, ma con una progressiva discesa dei prezzi. Anche cali sostenuti. Le fragole, complice la temperatura, hanno visto il ribasso di tutte le varietà: fino a 2,50 euro“. Anche le spagnole hanno toccato dei prezzi molto bassi: “Ricordiamo però la forte differenza di qualità“. Sullo scivolo altri articoli: “Le fave hanno perso 1 euro, i peperoni  sono calati repentinamente anche a 2,80 e accanto al prodotto spagnolo si affaccia l’olandese“.

Scendono le zucchine, anche quelle con il fiore. Primi meloni siciliani

La bilancia pende verso il basso si registra pure su prodotti di pregio: “Fino alla settimana scorsa le zucchine con fiore registravano un buon livello di vendita, ora si oscilla da 0,80 a 1 euro. I posteggi sono strapieni del prodotto, diciamo che tutte le verdure stanno ridimensionando i prezzi andando verso la media di stagione”. Sugli asparagi si è registrata la mancanza di prodotto, vanno dai 4 ai 5 euro al chilo mentre i carciofi sono ai titoli di coda: “C’è del Morello toscano che tocca i 0,70 euro, l’Opal 0,50 e il morello dalla Sardegna si ferma a 0,40 euro“. In chiusura anche la campagna delle arance Tarocco che recuperano valore. Inizia il cambio di stagione, si vedono le prime nespole spagnole e il melone: “C’è il Red Falcon siciliano e il prodotto dal Marocco, le quotazioni vanno da 2 a 2,50 euro. Le nicchie extra raggiungono anche i 4 euro“.

Anche a Milano crollo fragole, bene i volumi dei pomodori

Chiara Ferragni e Fedez all’Ortomercato di Milano

Nella tappa milanese incontriamo l’imprenditore e rappresentante di Ago Fedagro, Bruno Barcella. Si parte dal quadro generale: “A marzo abbiamo un po’ ripreso quello che si era perso a gennaio e febbraio, in particolar modo per gli ortaggi. Ora c’è mancanza di prodotto per  asparagi e meloni quindi ha meno importanza l’origine. Le fragole sono su valori un po’ inferiori ma con dei buoni volumi. Sui prezzi specifici abbiamo la Candonga che oscilla dai 3 ai 3,50 euro, le varietà mediamente buone sono sui 2,50 e il prodotto spagnolo 1,60/1,70 euro“. Sul fronte ortaggi Barcella sottolinea i buoni volumi dei pomodori “anche rispetto ai mesi precedenti. Il prezzo per il grappolo va da 1,30 a 1,50 e si ha prodotto siciliano, spagnolo ma è iniziato anche l’olandese“. I peperoni vanno sempre forte: “Sono spariti tutta la settimana scorsa, quotano da 4 a 5 euro e un filino sono calati perché a certi pressi si ridimensiona la domanda. Poi si sta vedendo qualcosa dall’Olanda”.

Asparagi c’è ancora prodotto messicano, bene le mele

Il mondo asparagi vede la presenza di prodotto spagnolo. “Resta anche quello messicano e se questo ha spazio vuol dire che manca ancora l’italiano. Queste temperature non aiutano a metter fuori la testa, come si suol dire. Sui prezzi lo spagnolo va da 2,20 ai 2,30 euro per mezzo chilo. L’italiano superiore va sui 5 euro e si possono toccare 8/10 euro il chilo, ma è una logica di nicchia non di servizio“. Bene le mele: “Una campagna positiva, ogni tanto c’è un lieve rintocco da 0,5 euro. Molto bene anche i kiwi con i prezzi che oscillano fino a 2,40 euro per la merce grossa, mentre la seconda quota 1,40 euro”. Andiamo alle pere: “La produzione italiana è agli sgoccioli con poca Conference, poca Kaiser, poca Abate. Discreta la richiesta di Williams in particolare argentina e meno la sudafricana,  siamo da 1,30 a 1,50 euro. Infine zucchine e finocchi: “Senza lode e senza infamia, a cavallo di 1 euro“. Si chiude con le prime nespole: “C’è poco, qualcosa da Spagna e Marocco e da 5 a 6,50 euro”.

A Cagliari le zucchine da 0,50 a 0,70 euro

mercato cagliariSi vendicchia anche a Cagliari, anche per Pasqua ma preoccupa l’emergenza sanitaria visto che le vendite sono influenzate dal turismo. Se non si sblocca la situazione in Italia e negli altri Paesi europei si soffrirà. A Sestu, la sede del mercato più importante della Sardegna, incontriamo il presidente di Fedagro Cenzo Pisano che dopo la descrizione generale ci offre il quadro sui prezzi: “Sono in discesa le zucchine  da 0,50 a 0,70 euro, i cetrioli da 0,90 a 1 euro, i peperoni oscillano da 3 a 3,50 euro. Le melanzane viola da 1,50 a 1,70 euro mentre le nere locali sono da 1,10 a 1,20 euro. I fagiolini Santa Teresa a 2,70 euro”. I pomodori? “Il datterino 3 euro, il Camone 2/2,10, il ciliegino/cherry da 2 euro e il Cuore di bue 1,40/1,50 euro”.

Asparagi selvatici a 13 euro

Una particolarità sarda sono gli asparagi: “Qui non si vende il coltivato, abbiamo l’asparago selvatico raccolto da due cooperative a Nuraminis e Samassi e il prezzo arriva a 12/13 euro“. La Sardegna è anche terra di carciofi: “Siamo a fine campagna, lo spinoso è quotato a 0,70 euro. Poi si vendono le cipolle a stelo da 1 a 1,20 euro“. Sulla frutta tiene il kiwi, origine Lazio e Veneto, da 2,20 a 2,30 euro, mentre le arance locali sono molto buone ma non si spunta un buon prezzo: ferme a 0,70 euro”. Sono locali anche le fragole, in particolare da Arborea poi in Sardegna ci sono le FraGolose, e sono scese anche qui: “Una cassettina passa da 10/12 a 7/8 euro”.

A Torino bene Pasqua, salgono le arance, crollo per le fragole

caat torino

caat torino

Nel capoluogo piemontese l’incontro è con Giancarlo Gianusso, agronomo dell’ufficio qualità e logistica del Caat, che conferma il discreto andamento delle vendite della settimana di Pasqua: “Si è lavorato bene, ma il post festività ci vede ancora in zona rossa“. Come negli altri mercati è chiaro il calo dei prezzi: “Le fragole hanno visto aumentare le quantità e la presenza di prodotto spagnolo così la Candonga va dai 3,50 ai 4 euro; le altre varietà italiane sono tra i 2 e i 3 euro mentre con quelle spagnola si scende a 1,20 /1,50″. Salgono  gli agrumi: “Già dalla settimana scorsa il Tarocco con un calibro 6 ha iniziato a salire, siamo da 1,10 a 1,20 euro; la clementina Orri 2,30/2,50 fino a un picco massimo di 2,70″. Restiamo sulla frutta con il kiwi: “Il calibro medio grande italiano viaggia da 1,90 a 2 euro, dalla Grecia poco prodotto e con poca fortuna. Il melone è calato un po’, ha perso circa 0,20 euro. Siamo a 2,60/2,80 euro”.

Ortaggi: calo degli asparagi, sale l’insalata iceberg

Sul fronte ortaggi le melanzane nere ruotano intorno a 1 euro mentre “la violetta siciliana quota da 1,30 a 1,50. Le zucchine scure sono scese tra 0,80 e 0,90 euro. Lieve calo per gli asparagi: dai 5 a massimo 7 euro, restano alte le quotazioni dei peperoni sia origine Italia, da 3,6 a 4 euro, sia Spagna con il quadrato che può anche superare i 4,5 euro. Manca prodotto. E’ salita l’insalata Iceberg spagnola da 1,50 a 1,60. Infine i carciofi a fine campagna con il romanesco da 0,60 ai 0,70 euro“.

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