Il Kazakhstan apre a nuove opportunità nel settore agroalimentare. E la rete di Italmercati entra tra gli interlocutori privilegiati del Governo per mettere a punto le opportunità di sviluppo dei Centri Logistici Agroalimentari in questo Paese dell’Asia Centrale che conta oltre 18 milioni di abitanti.
“Nel corso dell’incontro promosso dall’Ambasciata d’Italia – spiega il presidente di Italmercati, Fabio Massimo Pallottini – abbiamo spiegato i punti di forza delle nostre 16 strutture, moderne, capaci di gestire oltre 5 milioni di tonnellate di merce, dotate di tutte le infrastrutture logistiche per gestire i Mercati di tutti i settori agroalimentari e della floricoltura. Un ruolo centrale nelle diverse filiere che è anche il risultato delle capacità del management italiano capace in questi anni di riconvertire strutture, metodologie di lavoro, ampliare i mercati all’estero”.
L’incontro è stato organizzato ai massimi livelli. Presenti, tra gli altri, Pasquale D’Avino, Ambasciatore d’Italia in Kazakhstan; il viceministro all’Agricoltura, Nurbek Dairbekov; Giovanni Capannelli, presidente di Q-Advisory e Special Advisor del Governatore della Bank of Kazakhstan. A conferma che l’interesse di questo Paese verso la formula dei Centri Logistici Agroalimentari è concreta.
“Possiamo mettere a punto numerosi progetti di sviluppo contando sull’ottimo rapporto che l’Italia ha con questo Paese – spiega Fabio Massimo Pallottini che ha avuto anche il supporto tecnico di Stefano Franciolini, Console Onorario in Liguria per il Kazakhstan -. Da una parte il Kazakhstan, che ha spazi enormi da coprire, ha bisogno di riorganizzare la filiera, creare nuovi canali distributivi, ottimizzare i costi e avviare nuovi metodi logistici. Dall’altra noi abbiamo il management, un consolidato rapporto tra pubblico e privato, infrastrutture moderne e la capacità di valorizzare le aziende locali. Per questo possiamo essere interlocutori privilegiati per il Governo kazako accompagnandoli nei diversi step del loro nuovo piano logistico collegato all’agricoltura. Dalla progettazione delle strutture, al loro sviluppo con processi e metodologie all’avanguardia, all’analisi delle opportunità di distribuzione dei prodotti agricoli: il modello Italia ha tutte le carte in regola per essere vincente in Kazakhstan”.