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Borsa della spesa: calano le vendite, il Covid tra le cause

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Autore Redazione

A novembre la richiesta dei prodotti diminuisce per poi aumentare in occasione del periodo prenatalizio e natalizio

Sul sito di Bmti e sul sito di Italmercati Rete d’imprese è possibile consultare la Borsa della Spesa, frutto della collaborazione tra Unioncamere, Italmercati e Bmti, in cui sono raccolti i migliori prodotti ortofrutticoli in rapporto qualità/prezzo.

Dai dati raccolti emergono gli effetti di un periodo di rallentamento delle vendite nei mercati all’ingrosso ortofrutticoli nazionali. Novembre è tipicamente un mese in cui avvengono pochi scambi poiché la richiesta dei prodotti diminuisce per poi aumentare in occasione del periodo prenatalizio e natalizio. Quest’anno, però, a questo si aggiungono altri fattori. Innanzitutto il clima più caldo non ha invogliato le famiglie all’acquisto di prodotti autunnali, come molti ortaggi a foglia, gli agrumi, i pomodori da insalata. Inoltre la chiusura totale e parziale di bar, ristoranti e mense nelle zone rosse e arancioni ha fortemente contribuito a ridurre le vendite. Senza tralasciare il fatto che, la seconda ondata pandemica, non ha portato con sé la “corsa alla spesa” avuta nei mesi di febbraio, marzo e aprile.

Questi elementi sono la causa degli ultimi ribassi dei prezzi all’ingrosso dei prodotti della Borsa della Spesa di oggi tra cui troviamo le variazioni maggiori per cavolfiore bianco (-13% con prezzi che vanno da 0,50 a 1,10 euro/chilo), broccoli (-9% con prezzi che vanno da 0,80 a 1,45 euro/chilo), clementine (-10% con prezzi che vanno da 0,80 a 1,40 euro/chilo), zucchine (-8% con prezzi che vanno da 0,80 a 1,50 euro/chilo), arance (-7% con prezzi che vanno da 1,10 a 1,60 euro/chilo) e castagne (-3% con prezzi che vanno da 3,30 a 5,00 euro/chilo).

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