Finalmente s’impennano, questo il verbo usato da alcuni operatori, i prezzi della verdura dopo il disastro di luglio e agosto. Il tour nazionale dei mercati all’ingrosso – abbiamo fatto tappa a Torino, Verona, Padova, Firenze, Bologna e Roma – conferma che il prezzo degli ortaggi riprende quota anche a causa della discesa delle temperature. Soprattutto al nord gli operatori segnalano questo trend. Poco movimento sul fronte pomodoro, in particolare il grappolo, mentre sono buoni i consumi e i prezzi della frutta estiva.
A Verona riprendono quota gli ortaggi e resiste la frutta estiva
Le note positive che ci segnala Marco Benedetti, ispettore del mercato veronese, sono legate alla ripresa degli ortaggi: “Sulle zucchine non c’è tanto prodotto e venerdì scorso erano abbastanza ricercate. Quelle locali sono state pagate anche 1,20 euro ed è stata registrata una buona richiesta anche lunedì. Per quanto riguarda le melanzane scarseggia quella locale e quella dal sud è passata da 0,80 a 1 euro. Stabile il peperone”. L’insalata tiene prezzi importanti: “La Gentile quota almeno 1,50 euro. C’è da sottolineare che i produttori rallentano la raccolta perché i cespi sono piccoli e ne servono dieci invece dei consueti sei per riempire una cassetta”. Non si smuovono, invece, i prezzi dei pomodori: “Sia quelli nostrani, sia il prodotto del centro Italia”. Finora ha tenuto la frutta estiva con le nettarine e le pesche che vanno da 1,60 a oltre 2 euro e i meloni da 0,90 a 1 euro. Le angurie, dopo il balzo di metà agosto, sono scese da 0,50 a 0,30. Infine, l’uva Italia spunta fino a 1,30 mentre la nera Palieri ha sostituito la Black Magic arrivando fino a 1,60″.
Da Padova: “Impennata per le zucchine, bene le melanzane e l’insalata”
Restiamo in Veneto e facciamo tappa a Padova dove Roberto Boscolo, responsabile Fedagro, parla di una buona estate: “I mesi di luglio e agosto per le quantità sono stati positivi anche se il forte consumo dell’anguria può falsare un po’ i dati a livello di quintali”. Sceglie poi il verbo impennare per descrivere la riscossa della verdura. “Sì, è una vera impennata. Le zucchine sono intorno a 1,50-1,60 ma hanno preso valore anche le melanzane che stanno oltre l’euro. Buon prezzo anche per l’insalata Gentile da 1,50 a 1,70 e inizia la scarola che quota 2,50-2,70”. Continua la buona valutazione di pesche e nettarine: “Quest’ultime vanno alla grande, ma manca il prodotto anche in Spagna e Grecia. Si parte da 1,60 e penso che quest’anno la loro stagione finisca prima. Per il melone un buon liscio va da 1,60 a 1,70 e il retato siamo circa a 1 euro. Riguardo l’uva, è andata bene la varietà Vittoria, da 1,20 a 1,50, e sta iniziando la Pizzutella, sopra i due euro. Ormai immancabile la Luisa che oscilla dai 2 ai 2,50, mentre le senza semi per tanti è un’abitudine acquisita”.
Torino riprende i ritmi consueti, si consuma più verdura e conquista l’uva Luisa
Nonostante le previsioni, i torinesi sono andati in vacanza, la città si è svuotata e, con settembre, riprendono i ritmi consueti. “A metà settimana ci dovrebbe essere più operatività, la gente è tornata e si consuma di più”. Sul fronte prezzi bene la verdura, cenerentola estiva, come sottolinea Stefano Cavaglia, presidente Apgo-Fedagro Torino: “Il prezzo delle zucchine è salito abbastanza con una forbice tra 1,30 e 1,50”. Rispetto ad altre piazze sale pure il pomodoro: “Si è ripreso un po’. In particolare il Cuore di bue, che è intorno agli 1,40”. E la frutta? “Con la nettarina piemontese siamo ai titoli di coda, ci sono varietà tardive di pesca, mentre il melone mantovano quota tra 1,20 e 1,40”. Un momento di transizione: “Siamo in un periodo di passaggio con la frutta estiva ma non siamo ancora in stagione per mele e pere”. E l’uva? “C’è richiesta di prodotto buono. In particolare, si vende bene la varietà Luisa dalla Basilicata che va da 2,20 a 2,30 euro. Piace per il gusto e per il colore paglierino, e non solo per l’elemento senza semi”.
Bene la verdura, ma a Firenze si lamentano per i valori bassi del pomodoro
La ripresa del verde si registra anche a Firenze come ci segnala Aurelio Baccini, presidente Agofi-Fedagro: “C’è meno produzione, un consumo consolidato e prezzi molto buoni come per la Gentile che quota intorno a 1,70; mentre la lattuga è intorno a 1,20”. Sul pomodoro però zero movimento: “I valori sono bassi, Il mercato è inquinato dall’Olanda con prezzi vergognosi. Siamo intorno ai 0,50-0,60 euro. Sta iniziando la richiesta di cavolfiore, porro, bietole e spinaci”. E la frutta estiva: “C’è una ripresa della produzione di pesche, molto prodotto del sud, con dei prezzi variabili. Quest’anno si è commercializzato anche prodotto di seconda che in altri periodi finiva all’industria. La forbice oscilla da 1,50 a 2 euro. C’è mancanza anche di susine, le President vanno da 1,30 a 1,40”.
A Roma cambiano il clima e i consumi
A Roma cambiano il clima e cambiano i consumi. Ce lo racconta Walter Arcangeli, vicepresidente di Fedagro Roma: “Questa settimana abbiamo difficoltà sugli ortaggi. C’è stata una grande produzione, non si sono mai fermati”. Anche se le zucchine scure si vendono da 1,30 a 1,50 e i peperoni da 0,60 a 1 euro. “Sta iniziando a riprendersi il pomodoro Cuore di Bue che va da 1,80 a 2,20”. Per la frutta il prodotto che sta andando bene è l’uva: “Abbiamo un buon approccio con un prodotto di qualità che per Italia va da 2 a 2,50 mentre la forbice della Vittoria è tra 1,30 e 1,50 euro. Pesche e nettarine vengono richieste, scontano un buon prezzo ma manca il prodotto”.
A Bologna Fedagro punta su una donna: Giada Cenerini alla vicepresidenza
A Bologna più che sui prezzi ci concentriamo su un cambio ai vertici di Fedagro con l’arrivo di una donna alla vicepresidenza: Giada Cenerini. In un modo al maschile una novità: per la prima volta una donna ai vertici dell’associazione territoriale.
“Sono molto contenta di questo passaggio che vede l’assunzione di responsabilità di una donna in un settore prevalentemente maschile. Soddisfatta per la fiducia del presidente Valentino di Pisa, grazie al quale è stato possibile questo passo. Ho voglia di fare bene visto che sono anche la prima donna con questo ruolo. Nel mondo le cose si stanno muovendo, il trend sta cambiando perché le donne sanno fare e hanno gli attributi e che, quindi, vengano fuori. Naturalmente c’è voglia di fare squadra, siamo molto carichi”. C’è fiducia: “Abbiamo avuto un grande exploit nel lockdown poi un’estate anomala. La ristorazione ha preso una brutta botta ma si sta riprendendo a lavorare anche in attesa dell’apertura delle scuole e delle attività”. Oltre a Giada Cenerini, i soci hanno eletto i consiglieri: Luigi Gallerani, Maurizio Marioloni, Angelo Russo, Rino Ventura. Confermato presidente Valentino Di Pisa.