Dal 17 al 19 novembre, a Bolzano, va in scena la fiera internazionale dedicata al mondo della mela.
A Interpoma il Sistema Frutticolo Trentino coltiva la sostenibilità
Se si parla di mele, non può certo mancare la presenza dei protagonisti, cioè di uno dei distretti di produzione melicola più importanti d’Europa, quello Trentino, che si presenta in un’area espositiva che ospiterà tutte le principali realtà cooperative e associative della regione che si occupano della produzione, dello studio, dello sviluppo commerciale, della ricerca e dell’innovazione della mela.
Incontreranno operatori e pubblico Apot, Associazione produttori ortofrutticoli Trentini; Consorzio Melinda e Cooperativa La Trentina; Fondazione Edmund Mach; Cif Consorzio innovazione frutta; Co.Di.Pr.A Consorzio difesa produttori agricoli e agriduemila hub innovation.
Interpoma è anche occasione per parlare della stagione di raccolta ultimata da poco, visto il periodo in cui si svolge. Qui i produttori si danno appuntamento anche per capire l’andamento del mercato, comprendere lo scenario attuale, con le relative previsioni di vendita.
Per quanto riguarda Melinda, con 380mila tonnellate prodotte quest’anno su 507mila regionali, la campagna vendite si annuncia complessa e le cause sono sotto gli occhi di tutti: minore potere di acquisto da parte delle famiglie, contrazione del mercato, altissima competizione con gli altri produttori europei a cui si aggiungono i drammatici rincari relativi all’energia.
Fortunatamente, a fronte di un lieve calo dei volumi rispetto allo scorso anno (-10% circa), il nuovo raccolto presenta una qualità di mele eccezionale, sia in termini di colorazione che di calibro.
Nonostante questa situazione di mercato abbastanza tesa, la scelta di Melinda è quella di continuare ad investire anche nel 2023, attraverso nuove attività di marketing dedicate al supporto della propria marca, alla valorizzazione del prodotto fresco ma anche sostenendo il nuovo business dei prodotti trasformati importantissimo per coinvolgere un target più ampio di consumatori.
La produzione stagionale della Cooperativa La Trentina, che rappresenta in maniera compatta oltre 700 soci agricoltori delle valli trentine, si aggira invece attorno alle 50mila tonnellate.
Certo è, per tutti, che lo scenario che il comparto si trova ad affrontare nel prossimo futuro è molto incerto, essere preparati diventa allora un obbligo, una responsabilità. I rincari in arrivo includeranno i costi dell’energia in primis, ma anche della carta – pensiamo ai pack – del carburante, con il conseguente rialzo dei prezzi anche a monte, da parte dei fornitori.
Come si possono dunque affrontare queste nuove sfide per il futuro? Da parte del Sistema Frutticolo Trentino la risposta c’è da tempo: lavorare uniti, crescere insieme, condividere progetti ed obiettivi. Soprattutto lavorare all’insegna della Sostenibilità globale, dalla gestione del campo fino alla distribuzione del prodotto ed ai processi di gestione del rischio a 360 gradi.
Per raccontare il mondo delle mele trentine, allo stand saranno esposte tutte le varietà prodotte, dalla tradizionale Golden, alla più recente Sweetango; non mancheranno le altre nuove mele club, al centro della domanda attuale del mercato, come Morgana, Isaaq, Tessa, Kissabel e Enjoy, frutto anche della accurata selezione che nel corso degli anni ha condotto il Consorzio Innovazione Frutta.
Al fianco delle mele fresche saranno presenti anche i prodotti trasformati come gli squeez e le mousse a marca Melinda realizzati dalla nuova business unit Melinda Lab.
La Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, oltre a presentare le innovative attività di difesa contro la cimice asiatica e le nuove varietà risultato del programma di miglioramento genetico, porterà in vetrina anche il meleto guyot: un vero e proprio allestimento che presenta questa innovativa forma di allevamento, trovando un modo inedito di raccontare concretamente soluzioni pratiche a supporto della sostenibilità in campo. L’approccio perseguito da questo progetto mira anche a ridurre i costi di gestione del frutteto, l’input chimico e ad offrire una più facile gestione delle pratiche culturali.
Il Co.Di.Pr.A sarà parte attiva nello stand illustrando le politiche più avanzate di gestione del rischio, tra i quali alcuni fra i recenti sistemi utili alla stabilizzazione del reddito agricolo; un mix di strumenti che insieme possono fare la differenza e tutelare il settore agricolo, gli agricoltori, il territorio, in questo particolare momento storico in cui alle misure della gestione del rischio è destinato oltre il 25% del budget risorse Eu Sviluppo rurale, attivando AgriCat in favore delle oltre 700mila imprese del Paese.
Civ a Interpoma con le ultime innovazioni di melo
Il Civ – Consorzio italiano vivaisti di San Giuseppe di Comacchio (Ferrara), leader nell’innovazione varietale in particolare di melo/fragola, parteciperà a Interpoma con uno proprio spazio espositivo nel padiglione cd stand D25/18.
“A questo appuntamento – dice il presidente Civ, Mauro Grossi – saremo presenti con un portfolio melo estremamente articolato: dalle varietà precoci alle tardive; rosse, verdi e/o gialle, bicolori; eco-sostenibili a basso impatto ambientale; resistenti alla ticchiolatura e con ottime caratteristiche di lunga conservazione ed eccellente qualità organolettiche”.
“In particolare – continua Grossi – presenteremo le nostre ultime innovazioni varietali come la varietà CIVM49pbr/RedPop e la nuovissima varietà di melo CIVM65/Desy. La varietà CIVM49pbr, lanciata sul mercato dal Licenziatario esclusivo Vog con il marchio RedPop, è una mela dolce e croccante, si caratterizza per una colorazione rosso carminio, con la buccia leggermente striata: bella alla vista ed appagante al palato. La nuovissima varietà di melo CIVM65/Desy sviluppata dal licenziatario esclusivo europeo Rajpol nonché l’interessante varietà CIVM35 ed altre selezioni avanzate Civ attualmente in fase di sviluppo saranno presenti al nostro stand di Bolzano”.
“Durante la fiera bolzanina – conclude il presidente Mauro Grossi – il Civ avrà modo non solo di presentare le ultime novità di melo ai principali operatori del settore ma soprattutto di incontrare i nostri licenziatari/partner internazionali con cui abbiamo partnership/collaborazioni di tipo strategico-operativo a livello globale”.
Per poter rispondere ai sempre più specifici bisogni ed esigenze di produttori e consumatori e al cambiamento climatico-ambientale a livello globale, il programma di miglioramento genetico/breeding Civ si basa da sempre sui seguenti capisaldi: naturale rusticità delle piante, facilità di coltivazione, produttività, adattabilità a diverse condizioni pedoclimatiche (per produzione convenzionale, integrata e biologica), resistenza alle più importanti patologie e una sempre maggiore eco-sostenibilità (per esempio ridotte esigenze idriche e nutrizionali) con frutti che abbiano caratteristiche lunga conservazione/shelf-life dei frutti, elevate caratteristiche organolettiche e aspetto estetico distintivo.
Fonte: Apot – Civ