La Food and agriculture organization delle Nazioni unite stima che 828 milioni di persone abbiano sofferto la fame nel 2021, con un aumento di 46 milioni rispetto all’anno precedente e di 150 milioni dal 2019.
Il peggioramento della situazione può essere imputato in primis al Covid-19 e al suo impatto sulla supply chain; all’inflazione, che ha fatto schizzare l’indice dei prezzi agricoli del 19% dal 2021; ia riscaldamento globale e al suo grave effetto sulla produzione agricola.
Meno ovvio l’enorme impatto delle perdite e degli sprechi registrati nella catena dell’approvvigionamento alimentare a livello globale.
Lo spreco alimentare è un problema serio
La perdita e lo spreco di cibo sono problemi gravi che non solo incidono sull’accesso al cibo, ma determinano uno spreco di risorse come l’acqua, la terra, l’energia, oltre che della manodopera e del capitale dedicati alla produzione, senza contare il trasporto e lo stoccaggio di prodotti che non verranno mai consumati.
Secondo le Nazioni Unite, che hanno dichiarato il 29 settembre Giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari, i numeri relativi allo spreco di cibo sono sconcertanti: circa il 14% del cibo prodotto, infatti, viene perso tra il raccolto e la vendita al dettaglio e il 17% della produzione alimentare totale viene sprecato.
Il ruolo della supply chain
La supply chain del settore alimentare richiede attività di produzione in ambiente refrigerato, stoccaggio, trasporto e distribuzione che siano affidabili e ininterrotte. Le moderne tecnologie di refrigerazione garantiscono una catena del freddo efficiente, che a sua volta consente una fornitura sicura di alimenti freschi e surgelati ai consumatori di tutto il mondo, anche nelle regioni colpite da insicurezza alimentare.
Sebbene la catena del freddo sia importante, è altrettanto importante considerare le modalità attraverso le quali ridurre il suo impatto ambientale. Un modo per farlo è sostituire i refrigeranti convenzionali ad alto potenziale di riscaldamento globale (Gwp) con alternative a impatto ridotto. La gamma Solstice di refrigeranti Honeywell a idrofluoroolefine (Hfo) e a basso Gwp offre, ad esempio, prestazioni pari o superiori a quelle dei prodotti della generazione precedente e un’impronta ambientale molto più ridotta.
Le soluzioni Honeywell
La soluzione Honeywell Solstice riduce le emissioni della catena del freddo. Coltivare frutta e verdura nel deserto può sembrare un’impresa impossibile, eppure si può fare. Una nuova generazione di agricoltori sta utilizzando serre a clima controllato per gestire la temperatura, la luce, l’umidità e l’utilizzo dell’acqua e creare così oasi al coperto dove le piante possono crescere in condizioni ideali. Ad esempio, Pure Harvest Smart Farms utilizza Honeywell Solstice zd per controllare l’ambiente e ridurre le emissioni di carbonio nelle serre degli Emirati Arabi Uniti e dell’Arabia Saudita.
Solstice zd ha un gwp inferiore a uno, ovvero il 99% in meno di quello dei refrigeranti a base di idrofluorocarburi (Hfc) ai quali può essere sostituito.
Nel settembre 2012, nello stabilimento di Yangzhou Tonglee e in stretta collaborazione con Unit 45, un’azienda che vende e noleggia container refrigerati per il trasporto marittimo, è stato prodotto il primo container refrigerato dotato di isolamento soffiato Solstice Lba; l’avvenimento ha segnato un decennio di presenza di Honeywell in questo mercato. Questa tipologia di container refrigerati, isolati utilizzando schiuma poliuretanica formulata con Honeywell Solstice Lba, garantiscono un’elevata efficienza energetica e un basso impatto ambientale.
Un esempio concreto
Ippolito Food and Produce è un produttore integrato che non solo si occupa di piantare, coltivare e raccogliere ortaggi, ma li lavora per poi spedirli a supermercati e ad altri clienti. L’azienda ha recentemente aggiornato il sistema di raffreddamento del proprio impianto di lavorazione e ha scelto Honeywell Solstice N15 (R-515B), un refrigerante a basso Gwp in miscela Hfo adatto alla refrigerazione commerciale a media temperatura e ai sistemi di raffreddamento ad alta temperatura. Il suo Gwp ridotto è inferiore del 77% rispetto ai refrigeranti alternativi.
Dal supermercato alla cucina la sostenibilità è una priorità
La sostenibilità è una priorità per molte catene di supermercati, che prestano particolare attenzione alla propria impronta di carbonio, soprattutto alla luce dell’obiettivo di ridurre lo spreco alimentare. Per questo motivo Whole Foods ha scelto il refrigerante Solstice N40 (R-448A) a basso GWP (inferiore del 68% rispetto ai refrigeranti Hfc tradizionali come l’R-404A) per i sistemi di refrigerazione commerciale di oltre 100 punti di vendita negli Stati Uniti.
Fonte: Honeywell