“Il ministero dell’Agricoltura deve darci una mano con misure concrete. Una proposta? L’energia elettrica consumata dalle aziende agricole dovrebbe essere trattata alla stregua del gasolio agricolo, cioè godere di un’accisa ridotta”.
Ha le idee chiare Aurelio Pannitteri, patron di Op Rosaria, l’Organizzazione di produttori agrumicoli della Piana di Catania, su come il governo dovrebbe supportare le aziende in questa congiuntura sfavorevole, che sta mettendo alla prova tante realtà produttive di tutto lo Stivale. “Le aziende agricole – ha aggiunto – sfamano il Paese, non vanno considerate alla stregua di aziende che producono beni o servizi non indispensabili”.
Pannitteri fa il punto sulla campagna agrumicola: “Per Op Rosaria non è stata una campagna facile: prima le condizioni climatiche disastrose, poi i super-rincari dell’energia e delle materie prime. Ma nonostante tutto, non è andata male. Il prodotto, proprio perché scarso a livello di volumi, è stato di grande pezzatura e di qualità ottima”.
La campagna, iniziata le prime settimane di novembre con l’Arancia Bionda Rosaria e continuata nei mesi a seguire con le varie referenze di Arancia Rossa Rosaria, durerà ancora circa un mese o poco più. A fine marzo, è entrata in produzione la Tarocco Gallo. Poi, da dopo Pasqua, è il turno della varietà tardiva Tarocco Meli, dolcissima. Insieme, Gallo e Meli chiuderanno la stagione delle Arance Rosaria, intorno al 10 maggio.
Riguardo ai listini, Aurelio Pannitteri afferma di avere avuto una buona risposta dalla Gdo: “La distribuzione ha cercato di venirci incontro. Come dico spesso, in tasca a noi produttori arriva sempre poco, ma devo ammettere che ho visto un impegno da parte della distribuzione a fare la sua parte”.
In relazione ai programmi a breve termine dell’Op, il presidente afferma: “Ai primi di maggio metteremo a dimora altri 20 ettari di piante di Arance Tarocco”.
Fonte: Op Rosaria