Tango Gold e Gold Nugget sono le due varietà firmate di mandarino seedless che quest’anno per la terza stagione sono prodotte e commercializzate a marchio Gallo da Op Agricor di Corigliano-Rossano (Cosenza), l’Organizzazione di produttori della Piana di Sibari tra le più importanti realtà italiane per la produzione di agrumi. La campagna del Tango Gold Gallo è iniziata a fine gennaio ed è ora nel pieno.
“Produciamo e commercializziamo questo frutto da tre anni e da questa campagna lo facciamo con una garanzia di autenticità certificata – spiega Natalino Gallo, fondatore e presidente della Op Agricor – Infatti la casa sementiera spagnola Eurosemillas, che detiene i diritti dell’agrume, ha integrato la produzione italiana nel suo sistema di certificazione, che identifica ogni cassetta di Tango Gold mediante uno speciale bollino univoco. E noi abbiamo subito aderito”.
Questo programma di verifica, che passa attraverso una società specializzata collegata a Eurosemillas che svolge controlli rigorosi lungo tutta la filiera, dal campo fino agli scaffali dei punti vendita, è tra i più avanzati e completi nel mercato degli agrumi e garantisce la corretta etichettatura della varietà e l’origine legale del frutto.
Precisa Natalino Gallo: “Si tratta di un’importante garanzia per il consumatore, che può essere certo di acquistare un prodotto sano, naturale e certificato, ma è una grande risorsa anche per noi produttori, perché ufficializza la qualità del nostro prodotto, ci qualifica come produttori responsabili e ci difende dalla concorrenza di chi non rispetta i nostri metodi di produzione e lavorazione”.
È proprio con l’intento primario di difendere il Tango Gold dalle sue contraffazioni, che è stato perfezionato un programma di certificazione estremamente tecnologico, che prevede campionamenti dei frutti con marcatori molecolari sia in campo, sia negli stabilimenti di selezione e confezionamento, sia, infine, nei punti vendita.
I 70 ettari di Op Agricor coltivati a Tango Gold sono ripartiti in tre tipi di impianti, corrispondenti a sistemi produttivi diversi: biologico, a residuo zero e a filiera controllata. Il patron della Op sottolinea: “In tutti e tre i casi, otteniamo un prodotto di grande qualità e assolutamente genuino. Ad emblema della naturalità, sta il fatto che la buccia è 100% edibile“.
Gallo racconta di come nella Op si sia investito molto sui metodi di produzione, che sono di tipo tradizionale e tutti votati al rispetto del prodotto e dell’ambiente: concimazione col letame, utilizzo di insetti predatori, uso di fertilizzanti organici di derivazione vegetale, impiego di feromoni per la confusione sessuale, impollinazione con le api. “I nostri sforzi, lavorativi ed economici, stanno dando buoni frutti, e sono i risultati a darci ragione”, dichiara Gallo. Il prodotto, infatti, sta riscuotendo un ampio consenso, sia tra i buyer sia tra i consumatori finali.
A fine febbraio, il Tango Gold lascerà il posto a un altro mandarino seedless: il Gold Nugget. La sua campagna durerà fino a metà marzo, chiudendo la stagione degli agrumi Gallo, che si era avviata con la clementina Comune.
Tango Gold e Gold Nugget si differenziano prima di tutto per l’aspetto: se il primo ha la buccia liscia e la polpa di colore arancio intenso, caratteristiche che spesso lo fanno identificare dal consumatore come clementino, il Gold Nugget ha una buccia molto rugosa e una polpa giallastra, che lo fanno più facilmente associare alla famiglia dei mandarini.
Anche il sapore è diverso: quello del Tango è molto equilibrato tra dolcezza ed acidità, mentre quello del Gold Nugget è spiccatamente dolce, senza note acidule. Ad accomunarli, sono la totale assenza di semi, la ricchezza in succo e l’edibilità della buccia. “La buccia edibile è un plus del nostro prodotto, per due motivi – conclude Gallo – Da un lato, è perfetta per la preparazione di tante ricette (aperitivi, marmellate…) e, dall’altro, è proprio una prova tangibile della naturalezza e genuinità dei nostri frutti. Produrre agrumi con buccia 100% edibile è stata una scommessa e l’abbiamo vinta”.
Fonte: Op Agricor