In sintesi

Cultiva: nuovo brand con modello di business a responsabilità circolare

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Autore Redazione

Massimo Bragotto: “Ora i tempi sono maturi per proporci con il nostro marchio”

Cultiva, la Op con sede a Taglio di Po (Rovigo), specialista in I e IV gamma, presenta la sua nuovissima linea di insalate in busta.

Dopo essersi consolidata nel mercato come co-packer di importanti insegne in Italia e all’estero, si propone oggi con il suo brand e con l’intento di offrire, oltre a prodotti qualitativamente elevati, il proprio modello business a responsabilità circolare per accrescere il valore della terra, dei suoi prodotti e di tutti i protagonisti della filiera, dai produttori fino ai consumatori.

“In Italia assistiamo i clienti con le private label, che restano strategiche e fondamentali anche nei piani della nuova Cultiva – argomenta Massimo Bragotto direttore generale – ma ora i tempi sono maturi per proporci con il nostro marchio. Non siamo e non vogliamo in alcun modo presentarci come l’ennesima azienda di IV gamma ma vogliamo far conoscere a tutti il mondo dei Cultivers che contiene expertise, filiera, innovazione, persone, prodotti, sviluppo e sostenibilità, per davvero, non solo a parole. Per Cultiva innovare è da sempre l’asset principale quindi diviene fondamentale avere un laboratorio nel quale provare, testare, studiare, importare idee che poi si trasformino in prodotti e che necessariamente devono avere un vestito”.

Prosegue Federico Boscolo, Ad Cultiva: “Un brand affiancato a private label conferisce un necessario benchmark per il consumatore e la nascita del nostro è necessaria per proporci con tutta l’innovazione che stiamo testando a partire dal campo; lo concepiamo infatti come un vivaio da cui le private label potranno poi attingere. Non siamo i più grandi come dimensioni, massa critica o capacità di linee e stabilimenti, ma sul campo agricolo possiamo certamente dire la nostra, perciò, è da lì che vogliamo partire per essere diversi e distintivi. E sul campo, da anni, stiamo lavorando alla vision di dar forma ad una nuova agricoltura, sovvertendo lo stereotipo di canotta e mani sporche per passare a quello di tecnologia e sensori”.
Il progetto coinvolge tutti i soci della Op ed è il risultato finale, quello più tangibile, del lungo lavoro da parte di tutti gli operatori della filiera. Il nuovo brand include sia insalate di I gamma evoluta che un’intera linea di referenze di IV gamma: monovarietà, miste, verdure da cuocere e tutta la produzione Bio, fiore all’occhiello di Cultiva Op.
Conclude Boscolo: “Vogliamo coinvolgere il consumatore nella nostra visione di futuro responsabile; questo ci ha spinti ad “imbustare” insieme alle nostre insalate tutti i nostri valori”.

Fonte: Cultiva

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