Nell’anno duro della pandemia, con le misure di contenimento del virus protratte a lungo e l’incertezza economica, i comportamenti di spesa delle famiglie italiane sono stati completamente stravolti. A chiusura del 2020 la flessione dei consumi si è registrata su più settori, compresa la spesa alimentare di alcuni prodotti di IV e V gamma, come le zuppe pronte, un mercato che pur subendo un decremento nelle vendite, continua a dare spiragli di opportunità da cogliere registrando comunque una crescita del 3% rispetto al 2018 (Fonte Nielsen).
Brand in controtendenza
Una situazione che non ha però ostacolato la crescita di uno dei marchi storici del settore, Zerbinati, leader di mercato nella produzione di insalate e verdure fresche di IV gamma, convenzionali e biologiche e di piatti pronti freschi (zuppe, vellutate, contorni, burger vegetali gluten-free), che segna un netto incremento della distribuzione con performance in controtendenza rispetto all’andamento di mercato.
“I consumatori oggi riconoscono e premiano la qualità differenziante dei nostri prodotti: è emblematico il fatto che siamo gli unici nel nostro settore a utilizzare solo ed esclusivamente olio extravergine di oliva italiano. Abbiamo una lista di ingredienti cortissima, che valorizza l’eccellenza dei nostri ingredienti: verdure fresche, legumi e cereali scelti, sempre con una grande attenzione il ciclo produttivo e alla filiera corta. La nostra attenzione si muove sempre di più anche verso la sostenibilità, con la quasi totalità dei pack pensati in ottica 100% riciclabile” afferma Simone Zerbinati, general manager dell’azienda.
Riferimento per le zuppe in monoporzione
In base all’elaborazione da parte dell’azienda dei recenti dati Nielsen aggiornati al 27/12/20 (analisi periodo di 52 settimane), Zerbinati si colloca infatti come brand di riferimento con una quota del 22,5% e marca più distribuita con 27 punti di ponderata, nel settore delle zuppe in monoporzione, mercato che vale complessivamente 20,8 milioni di euro e registra una crescita del 18% rispetto al 2018; l’azienda si riconferma inoltre leader assoluto in Area 1 con una quota del 30%. Zerbinati si riafferma così a guida di un segmento di prodotti che risponde alle esigenze di una società con famiglie sempre meno numerose e di attenzione alla riduzione dello spreco alimentare.
Zerbinati è inoltre primo marca di mercato con il 20% di quota e 20 punti di distribuzione ponderata nel comparto delle zuppe fresche biologiche, il cui valore si aggira intorno ai 10 milioni di euro, la referenza Zerbinati “Passato di Verdure” della linea Il Nostro Bio si classifica il prodotto più venduto nel segmento monoporzioni (totale Italia delle ultime 26 settimane).
Burger vegetali: restyling eco-friendly
Se zuppe e insalate sono da sempre presenti nella nostra dieta mediterranea, i Burger vegetali sono invece prodotti entrati più recentemente nel nostro mercato, incontrando il gradimento crescente da parte di consumatori attenti non solo ad una dieta equilibrata ma anche ai temi della sostenibilità. Un mercato che ad oggi vale 50,4 milioni di euro e che non ha subito flessioni ma al contrario è in aumento del 6,8% (a valore), a conferma della tendenza verso abitudini alimentari sane e nuove. In questo contesto, Zerbinati è il primo brand per crescita sul mercato con aumento del 22%.
I Burger’Z, il marchio di burger vegetali Zerbinati, il cui imballo era già stato rivoluzionato in direzione eco-friendly nel 2019 con un restyling completo sul packaging, sono stati protagonisti di un ulteriore sgrammatura del 30% del piattino contenitore (in cellulosa ecosostenibile e microondabile), in un’ottica di continuo miglioramento in direzione sempre più zero-waste e plastic-free.