In sintesi

Consorzio di Pachino Igp, garantite le forniture

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Autore Redazione

Malgrado l’emergenza Covid-19 stia mettendo a dura prova la filiera tutto procede nel rispetto delle condizioni lavorative dei propri dipendenti

“Sicurezza e tutela di tutta la filiera produttiva prima di ogni cosa” – commenta Salvatore Lentinello, presidente del Consorzio del Pomodoro di Pachino Igp, intervenendo in merito all’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia del Covid-19 che il nostro paese si sta trovando ad affrontare.

“La catena produttiva, logistica e distributiva del distretto Igp Pomodoro di Pachino è riuscita a garantire le forniture ai propri clienti della Gdo per fare fronte alle richieste dei nostri consumatori fidelizzati; il tutto è avvenuto nel rispetto delle condizioni lavorative dei dipendenti, ai quali i datori di lavoro hanno assicurato la fornitura di dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti e disinfettanti). Nel corso delle attività lavorative precisiamo che sono rispettate le distanze imposte dall’emergenza (almeno un metro) e che i locali sono sanificati con regolare periodicità. Al personale, a cui va un particolare ringraziamento per l’impegno profuso in questo momento di emergenza, viene poi sempre assicurato un opportuno e adeguato periodo di riposo”.

Sicurezza prima di tutto quindi. In questi giorni più che mai indispensabile per preservare non solo tutta la filiera agricola, ma anche la salute della cittadinanza e della collettività. La grave emergenza sanitaria richiede ancora più tutela nei confronti dei consumatori, non solo con prodotti agroalimentari di qualità, ma anche con controlli particolarmente attenti e capillari in merito alla sicurezza. “In questo momento storico così difficile – prosegue Lentinello – riteniamo più che mai necessario proseguire le nostre attività – rispettando tutte le norme messe a punto dal Governo – e fornire assistenza ai produttori garantendo la sicurezza dei prodotti e intensificando i controlli necessari a vigilare sul mercato, affinché non si verifichino irregolarità, speculazioni o contraffazioni”.

In questo senso il Consorzio di Pachino è già attivo con l’utilizzo della tecnologia Blockchain, di cui si serve per tracciare, con la massima trasparenza, le sue coltivazioni, la qualità dei prodotti finali e le condizioni di lavoro. Il consumatore finale, proprio a garanzia della sicurezza alimentare, ha accesso – tramite un semplice QRcode – a tutte le informazioni sul prodotto, rendendo così immediatamente trasparente tutta la filiera.

“Si tratta di una tecnologia – precisa il direttore, Sebastiano Barone – che da quest’anno, già prima che scattasse l’allarme Covid-19, abbiamo ottimizzato con la Pmi innovativa EZ Lab, pioniera nell’applicazione della blockchain per l’agrifood, attraverso il suo partner locale TechNrgy srl, per tracciare i nostri pomodori dal campo al supermercato e combattere così le contraffazioni e le sofisticazioni alimentari, garantendo sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale”.
Per quanto riguarda quest’ultima, l’impegno del Consorzio si concretizza nel packaging sostenibile utilizzato a partire dall’inizio della campagna di produzione di quest’anno, realizzato in cartone e ricoperto con film PLA biodegradabile al 100% ricavato dal mais.

 

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