Frutta a guscio ed essiccata

Sirignano, noci e nocciole da quattro generazioni

Il titolare prudente sulle stime: “La scorsa campagna tutto bene fino a un mese dalla raccolta, poi il disastro”

Sono arrivati alla quarta generazione  a coltivare e lavorare noci e nocciole. La famiglia è quella dei Sirignano che a Visciano, non a caso conosciuta come “Antica terra del nocciolo”, portano avanti una coltura di cultura  antica. Siamo nella città metropolitana di Napoli, nel paese più orientale e più precisamente nella bassa Irpinia.

Una storia di famiglia nella terra del nocciolo

Ci racconta la storia di famiglia e soprattutto gli sviluppi attuali Carlo che guida l’azienda agricola Sirignano. “Da quattro generazioni lavoriamo in campagna, ci sono state delle innovazioni ma gran parte del lavoro è ancora manuale”. Un’agricoltura eroica e sociale. Non a caso il Comune di Visciano l’anno scorso ha ottenuto la De.Co, sigla che sta denominazione comunale d’origine, per la nocciola prodotta nei suoi confini. Tanti produttori residenti e tanti che aderiscono alla cooperativa Il Guscio. In prima fila nella valorizzazione di noci e nocciole.


Ma non è finita qui. A febbraio scorso, come documentato da myfruit.it, questo frutto caratteristico del territorio ha ottenuto il marchio Ue “prodotto di montagna”, l’indicazione di qualità europea riservata ai prodotti delle zone di montagna.

Una cultura e coltura da valorizzare

Sono operazioni che puntano a rafforzare una strategia per valorizzare e promuovere una coltura identitaria ma che soffre forti problemi dati dall’invasione della cimice. Per questo motivo Carlo conduce un’azienda di 20 ettari e fa parte della cooperativa Il Guscio, evita le stime per la prossima stagione. “L’anno scorso fino quasi all’inizio della campagna andava tutto bene, poi sono arrivati i problemi che hanno provocato una perdita importante di prodotto”. Un vero flagello come si vede nelle foto pubblicate sui social dove le cimici dopo i danni creati in campagna si spostano in massa verso il centro abitato.

Una vera battaglia per i protagonisti di questa agricoltura di montagna. La ditta Siragno produce per la produce per la trasformazione, ma anche confezioni da “5/10 kg per i commercianti. Il nostro mercato è composto  soprattutto da piccoli grossisti, laboratori dolciari, ambulanti”.

La varietà Mortarella

Come si può vedere dalle foto vi è anche la lavorazione attraverso la tostatura e una piccola parte della produzione si confeziona: sia nocciole che noci. Le varietà? “Sia la tonda che la Mortarella che si presta bene alla trasformazione, per esempio la granella, e poi ha un guscio resistente che permette una resa maggiore”.

Si tratta di una varietà tipica della Campania con un seme molto aromatico, consistente, di colore bianco-avorio e buon sapore. E le noci? “Varietà Sorrento”.

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