Frutta a guscio ed essiccata

Nocciole: anche nel Viterbese cresce la preoccupazione

Mario Profili: “E’ ancora molto presto per fare previsioni, ma la mancanza di pioggia non è un buon segnale”

Nella zona d’Italia a maggiore densità corilicola, ovvero la Tuscia, si sta con il fiato sospeso per la attuale situazione in campagna. L’inverno, infatti, è ormai alle spalle senza avere regalato quelle piogge che, invece, erano molto attese dai produttori, corilicoli e non.

A fare il punto della situazione, interpellato da myfruit.it, è Mario Profili da Civita Castellana (Viterbo), che insieme al fratello Daniele è titolare di Fattoria Lucciano, una realtà che si estende su 125 ettari, cui va aggiunta un’altra 70ina di ettari di un altro appezzamento a Nepi (Viterbo).

“Lo stato delle cose – spiega Profili – oggi è un po’ comune a tutta Italia. E’ vero che è molto prematuro avventurarsi in previsioni, perché può succedere ancora di tutto, ma se non piove fino ad aprile la situazione si può complicare notevolmente”.

Peraltro, proprio l’azienda di Profili viene da un’annata tutt’altro che positiva. “L’eccesso di pioggia che registrammo nel 2023, tra maggio e giugno, ha provocato diversi danni, cui si sono aggiunti poi quelli di una forte grandinata. Il risultato è che l’anno scorso non abbiamo né vendemmiato né raccolto olive. Per le nocciole, abbiamo invece portato a casa solo il 20% del raccolto. In altri termini, abbiamo perduto oltre il 50% del nostro fatturato”.

In questa situazione c’è però un aspetto positivo per quanto riguarda la gestione della cimice. L’azienda di Profili, infatti, pur essendo biologica e quindi con minori capacità di difesa, almeno sulla carta, da questa pericolosa insidia, nel 2023 ha fatto segnare risultati importanti sotto questo aspetto. “Abbiamo effettuato – spiega – un’importante semina di orzo vicino alle nostre nocciole. Essendo questa una pianta che attira molto le cimici, abbiamo notato un deciso miglioramento dei danni sulle nocciole. Non è ovviamente una scienza esatta la nostra, ma visti gli esiti pianteremo una fascia d’orzo anche quest’anno attorno a parte dei nostri noccioleti”.

L’auspicio, quindi, è quello che finalmente il 2024 possa essere l’anno del ritorno alla normalità. “Negli ultimi cinque anni – fa notare Profili – solo uno ha fatto registrare una buona produzione. Era il 2020. Per il resto, dal 2019 ad oggi, ci sono stati solo grandi problemi con le nocciole”. La situazione commerciale, invece, è buona e sostenuta, anche a livello di prezzo. A confermarlo è stato lo stesso socio titolare di Fattoria Lucciano, che sottolinea come la domanda di nocciole e trasformati a base di nocciole sia particolarmente buona.

(Visited 254 times, 1 visits today)