Potrebbe essere un’ottima annata quella della mandorla in Puglia, almeno sotto il profilo produttivo. A testimoniarlo è Francesco Armienti, titolare dell’azienda biologica ArmientiBio di Poggiorsini (Bari), dove coltiva soprattutto una cultivar tipica del territorio, come è la Filippo Cea.
“Manca circa un mese alla raccolta e al momento le sensazioni sono molto buone – spiega Armienti – I frutti presentano infatti buoni calibri e anche i quantitativi sembrano essere nella norma. E’ ancora presto per dire l’ultima parola perché in campagna i conti si fanno solo alla fine, ma possiamo senz’altro dire che al momento siamo fiduciosi“.
Anche gli effetti del maltempo che ha colpito la Puglia nei mesi scorsi sembrano essere ormai alle spalle. Armienti osserva: “Qualche problema con le piogge c’è stato, ma sembra non avere procurato particolari danni. Anche le tempistiche di raccolta sono previste regolari, partiremo infatti tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. A conti fatti, stiamo andando meglio di quanto sperassimo”.
Valutando la campagna 2022, l’imprenditore pugliese commenta: “Non ci possiamo lamentare. Se, da un lato, è vero che a livello commerciale c’è stato un periodo, attorno alla fine dello scorso anno, in cui le mandorle sono molto calate di prezzo, i listini sono andati poi in ripresa nel corso del 2023, attestandosi sopra i 6 euro il chilo. Quindi, si è trattato di una stagione più che soddisfacente”.
Francesco Armienti, inoltre, è un mandorlicoltore e agronomo impegnato con il Dipartimento di Arboricoltura dell’Università di Bari, per il riconoscimento del marchio Dop per la Mandorla di Toritto, vera e propria eccellenza della sua zona. “Stiamo lavorando – conclude – insieme al professore Salvatore Camposeo, grazie al supporto finanziario della Coop Contado di Toritto, per portare avanti questo percorso. Ancora non possiamo dare tempi certi, ma è importante continuare sulla strada intrapresa”.