Dal 2021, c’è una nuova realtà in forte crescita nel panorama corilicolo piemontese, che in pochi mesi è passata da 13 soci fondatori a 170. Si tratta di Coricoop – Cooperativa corilicola Langhe Monferrato e Roero. Myfruit.it ha interpellato il presidente, Graziano Maestro (nella foto).
“La nostra cooperativa – spiega Maestro – è nata per raccogliere il prodotto conferito dai soci e per commercializzarlo sul mercato. Abbiamo due sedi operative, a Cortemilia e Cherasco, mentre la sede legale è ad Alba. Il 2 luglio 2021 siamo partiti in 13 soci fondatori. Oggi, a due anni di distanza, siamo arrivati ad aggregare 170 soci per 1.000 ettari di noccioleti, l’80% dei quali è certificato Nocciola Piemonte Igp. Le province di appartenenza delle nostre aziende socie sono quelle di Cuneo, Alessandria e Asti“.
Maestro continua: “Siamo la prima cooperativa al mondo che, già dal 2022, produce in oltre 300 ettari di nocciole con il metodo dell’agricoltura sostenibile, con certificazione Iscc (International sustainability carbon certification). In altri termini, su questa superficie le nostre nocciole sono coltivate in un modo particolarmente rispettoso e attento all’ambiente. Per fare un paio di esempi concreti: se normalmente per irrorare un trattamento si impiegano 1.000 litri d’acqua, queste aziende con certificazione Iscc ne impiegano solo 500. Inoltre, sempre nell’ottica di adottare metodi di coltivazione improntati alla massima disponibilità, si utilizzano ugelli antideriva, per non disperdere i trattamenti”.
Ancora riguardo a Coricoop, Maestro aggiunge: “La campagna 2022 è stata molto complessa a causa delle condizioni siccitose, ma siamo comunque abbastanza soddisfatti. Abbiamo infatti superato i 12mila quintali di prodotto conferito, con una media quindi 12 quintali per ettaro e una liquidazione riconosciuta ai soci di 7,50 euro punto resa; non un livello ottimale, perché sarebbero stati opportuni almeno 50 centesimi in più, ma molto meglio comunque di altre realtà vicine, che si sono visti riconoscimenti a 6,50 euro punto resa. Quest’anno, a livello di compagine societaria, puntiamo a crescere ancora: abbiamo già contatti con produttori del territorio e dovremmo arrivare a 200 soci entro il 2023. Nostro partner per il conferimento continuerà a essere, come nelle stagioni passate, Nocciole Marchisio, che si occupa della trasformazione”.
Le dolenti note arrivano quando Maestro parla della situazione della sua storica azienda – 10 ettari di corileto a Cortemilia, già arrivato alla seconda generazione – che, nelle settimane scorse, ha subito ingenti danni da maltempo.
“Purtroppo – spiega – una forte grandinata a macchia di leopardo ha compromesso molti raccolti tra Cortemilia, Pezzolo Valle Uzzone, Perletto, Torre Bormida e parte di Cravanzana. Avremo perso tra il 60 e l’80% della produzione; sulle chiome più alte i frutti sono completamente assenti. Qualcosa, ma molto poco, è rimasto in basso. La Regione e le associazioni di categoria si stanno già interessando per chiedere lo stato di calamità naturale; ora, non ci resta che attendere la risposta dal ministero. Quello che è successo comunque è un vero disastro e a essere danneggiate non solo state soltanto le nocciole, ma tutta la frutticoltura e poi tetti, automobili e altro ancora. Sono caduti con grande intensità chicchi di oltre 9 centimetri di diametro”.