I cambi repentini di condizioni meteo non fanno bene in generale all’agricoltura e, ovviamente, nemmeno alle nocciole. A ribadirlo, interpellato da myfruit.it, è Riccardo Baldinelli Ferri, titolare dell’azienda Il Casale dell’Arcipretura di Carbognano (Viterbo), il quale non solo porta avanti una tradizione di famiglia (la corilicoltura) arrivata già alla sesta generazione, ma è anche uno dei pochi agricoltori ad avere la propria produzione certificata Nocciola Romana Dop.
Commentando le previsioni della campagna 2023, Baldinelli Ferri chiarisce: “Ci troviamo in una situazione che ha visto un mese di giugno molto piovoso e un luglio con temperature molto elevate. I problemi, quindi, sono molteplici: da un lato facendo lotta integrata siamo riusciti a trattare male, date appunto le abbondanti piogge che vanificavano il lavoro in campagna. Inoltre, se questo caldo proseguirà ancora per diversi giorni, le piante potrebbero andare in forte sofferenza e quindi potremmo perdere in produttività”.
Ma non è finita. “Un’annata come questa – prosegue Baldinelli Ferri – dimostra una volta di più che il numero dei trattamenti e la scelta dei principi attivi non possono essere frutto di decisioni prese a tavolino, come invece avviene attualmente. Certe iniziative, sono di fatto contrarie alla realtà dei fatti. Ad esempio, per contrastare il marciume bruno, sarebbe stato molto utile il tiofanato-metile. Invece questo principio attivo è stato revocato, senza offrire a noi produttori valide alternative. Altre volte, accade invece che sia fatta una grande speculazione proprio su proposte sostitutive di principi attivi ora vietati, proponendo molecole a un prezzo triplo rispetto a prima. Insomma, la situazione è molto seria, tanto che dal prossimo anno ho deciso che mi farò sentire in prima persona a livello istituzionale, perché così non si può andare avanti. Considerando, peraltro, che poi non precludiamo le importazioni da Paesi che non hanno gli stessi nostri vincoli sull’utilizzo dei fitofarmaci”.
Ancora, aggiunge Baldinelli Ferri: “Tutto ciò avviene in un contesto di aumenti generalizzati dei prezzi e dopo due anni, il 2021 e il 2022, in cui in queste zone abbiamo avuto prima una perdita di prodotto del 98% a causa delle gelate tardive, poi un 40% in meno per la siccità”.
Sul 2023, il titolare de Il Casale dell’Arcipretura conclude quindi: “Probabilmente anche quest’anno potrebbe esserci un altro 40% in meno rispetto a una stagione normale, quindi in un triennio potrei trovarmi nella situazione come se non avessi lavorato per più di un intero anno”.
Nonostante tutto ciò, però, Riccardo Baldinelli Ferri non desiste: “La nostra attività è strettamente legata al territorio e continuo a credere nel progetto della Dop per la Nocciola Romana. In altri termini, non possiamo spostare la nostra azienda e mi batterò sempre affinchè ci sia convenienza a rimanere qui”.