Come sarà il 2023 della nocciola Misto Chiavari, una nicchia nel panorama corilicolo nazionale che negli ultimi anni sta riscuotendo sempre più consensi e richieste? A fare il punto della situazione è Mario Dodici, presidente della Cooperativa Isola di Borgonovo, con sede a Mezzanego (Genova).
L’azienda è attiva dal 2005, per iniziativa di sette olivicoltori. Nel 2014 si è insediato un nuovo consiglio di amministrazione e, un anno più tardi, è iniziato tra i territori di Mezzanego e San Colombano un progetto di valorizzazione anche della nocciola Misto Chiavari. Oggi la cooperativa annovera tra le sue fila 300 soci, tra cui una ventina di corilicoltori. L’attuale base produttiva è di una decina di ettari certificati Misto Chiavari, ma entro quest’anno se ne aggiungeranno altri sei.
Riguardo alla stagione 2023, Dodici spiega: “Al momento l’annata promette bene. L’umidità infatti è nettamente superiore allo scorso anno, grazie alle precipitazioni di questi giorni. Sulle piante i frutti ci sono; dobbiamo sperare che non accada come nel 2022, quando il raccolto è stato rovinato da una grandinata estiva”.
Il presidente della cooperativa Isola di Borgonovo aggiunge: “L’anno scorso abbiamo perso circa l’80% della produzione. Un vero peccato anche perché la domanda da parte delle aziende di trasformazione c’è e, grazie a questo, siamo riusciti anche a spuntare, facendo tutti uno sforzo, prezzi migliori rispetto al mercato per le nostre nocciole: 400 euro il quintale in guscio riconosciuti al produttore, anziché 350“.
Dal punto di vista agronomico, intanto, non si abbassa la guardia. “Stiamo attentamente monitorando – conclude Mario Dodici – la situazione della cimice. Per fortuna, invece, sembrano piuttosto limitati i danni per la siccità dello scorso anno”.