Frutta a guscio ed essiccata

Marrone e Castagna di Serino Igp: è nato il Consorzio

La presidente Giulia Ingino: “La serata di presentazione dell’inizio dei lavori entro l’estate. Obiettivo: continuare con l’aggregazione”

E’ nato ufficialmente il 21 giugno scorso il Consorzio del Marrone e della Castagna di Serino Igp. A presiederlo è Giulia Ingino, che già dall’aprile 2022 era alla guida del comitato promotore e, in questi giorni, ha visto quindi il coronamento di un lavoro durato diversi mesi.

“E’ una grande soddisfazione la nascita di questo Consorzio – commenta Ingino – perché siamo riusciti finalmente a unire le aziende produttrici e commerciali in un’unica realtà. Come soci fondatori siamo in 22, per 25 aziende rappresentante. Ma vogliamo continuare sulla strada dell’aggregazione, per unire le forze”.

Ancora, la presidente aggiunge: “Il Consorzio, che comprende aziende e realtà di 18 comuni, rappresenta per estensione il secondo areale della Campania, la quale a sua volta è la prima regione d’Italia a livello di castanicoltura. Ora ci metteremo al lavoro per la tutela e la promozione del Marrone e della Castagna di Serino Igp. Entro l’estate organizzeremo sicuramente la serata di presentazione dell’inizio dei lavori”.

Dal Consorzi poi spiegano: “Furono i monaci benedettini di Cava de’ Tirreni, fra il 12esimo e il 13esimo secolo, a intraprendere un’opera di cura e miglioramento dei castagneti da frutto presenti nelle loro proprietà sparse in Campania cosicché, curando i castagneti nella zona dei monti Picentini, che comprendono le aree interne dell’Avellinese e del Salernitano, trasformarono questa zona, particolarmente vocata per le caratteristiche climatiche e del terreno, nella vera e propria terra d’elezione di questa coltura. La castagna prodotta qui, detta castagna di Serino dal nome dell’omonimo comune, è di dimensioni medio-grandi e di forma rotondeggiante, per lo più asimmetrica. Il suo seme è bianco latteo, con polpa a pasta bianca, soda e croccante dal caratteristico sapore dolce, che la rende particolarmente adatta al consumo fresco e alla produzione dei marron glacé. Per le sue caratteristiche di pregio è classificata tra le migliori castagne italiane, la più esportata sui mercati internazionali”.

La zona di produzione del Marrone/Castagna di Serino Igp comprende il territorio dei seguenti comuni: Serino, Solofra, Montoro, S. Michele di Serino, S. Lucia di Serino, S. Stefano del Sole, Sorbo Serpico, Salza Irpina, Chiusano S. Domenico, Cesinali, Aiello del Sabato, Contrada e Forino ricadenti nella provincia di Avellino e i comuni di Giffoni Valle Piana, Giffoni Sei Casali, S. Cipriano Picentino, Castiglione del Genovesi e Calvanico in provincia di Salerno.

“La superficie stimata – riprende il Consorzio – ammonta a circa 3.600 ettari (2.400 nell’Avellinese e 1.200 nel versante Salernitano), che dà luogo a una produzione media annua di 6mila tonnellate all’anno (resa media produttiva unitaria più alta di tutto il Mezzogiorno) e un fatturato superiore ai cinque milioni. I dati produttivi ed economici indicati però si riferiscono al periodo pre-cinipide, prima quindi che il temibile parassita falcidiasse castagneti e prodotto esitato. Il Marrone/Castagna di Serino Igp presenta caratteristiche qualitative di pregio che ne fanno una delle produzioni castanicole di eccellenza a livello mondiale: facilità nella pelatura; particolari proprietà calorimetriche tale da essere trattato dalle industrie di trasformazione con estrema facilità anche a temperature elevate, soprattutto per la sterilizzazione, senza alterare le qualità del frutto; pezzatura grossa; assenza di settatura del frutto; ottime qualità organolettiche e dolcezza di sapore che lo rendono molto favorito dal punto di vista commerciale (caldarroste e marron glacé in particolare). Tutte qualità intrinseche raggiunte dopo secoli di buona pratica agronomica associata a una dedizione assoluta da parte degli operatori locali. L’attività di controllo sulla conformità del prodotto al disciplinare sarà svolta dal Dipartimento qualità agroalimentare (Dqa) di Roma, che già certifica la Mozzarella di Bufala Campana Dop”.

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