Proprio in questi giorni, con un leggero ritardo rispetto alla norma, è in corso la fioritura dei castagni. Molto difficile, quindi, fare previsioni sull’andamento della nuova stagione ma, già da questa fase, è possibile avere alcune importanti indicazioni su quello che ci si può attendere. E, per l’ora, l’ottimismo non manca.
Tra coloro che, viste le premesse, auspicano un buon raccolto, c’è Ivo Poli, presidente dell’Associazione nazionale Città del Castagno, che spiega: “In Toscana, ma anche in altre aree italiane a forte vocazione castanicola, si possono osservare spettacolari fioriture. Un segno molto positivo, in vista della prossima stagione. In alcune zone ci si lamenta ancora della presenza del cinipide. Ma, ripetiamolo una volta per tutte, questo insetto non sarà mai debellato completamente. Nella grande maggioranza dei casi, però, è stato trovato un buon equilibrio, grazie ai lanci dell’insetto antagonista. Non vorrei che, nelle zone in cui ci si lamenta eccessivamente della sua presenza, la causa sia dovuta a trattamenti, che hanno l’effetto di uccidere non solo il cinipide, ma anche gli insetti utili. Capisco che contro le quattro cydie e il balanino che insidiano i castagni, l’utilizzo di agrofarmaci possa essere percepito come il rimedio migliore. Invece, gli effetti collaterali che provocano sull’intero ecosistema possono essere molto dannosi, senza parlare delle conseguenze per la salute”.
Il presidente di Città del Castagno aggiunge: “Bisognerebbe fare attenzione anche a come si gestisce il castagneto durante l’intero arco dell’anno. Pure il modo in cui si taglia l’erba ha la sua importanza perché, ad esempio, il trinciastocche rischia di eliminare diversi antagonisti naturali”.
Poli individua anche quella che dovrebbe essere l’attuale maggiore preoccupazione per i castanicoltori: “L’insidia da tenere monitorata è il fungo che genera marciume all’interno del frutto. Con una eccessiva umidità, può intaccare il fiore femminile e arrivare fino al frutto. A oggi, non c’è ancora un rimedio efficace per contrastarlo”.
Il presidente di Città del Castagno, sintetizzando ciò che si aspetta dalla campagna 2023, conclude: “La situazione in Italia sembra essere partita con il piede giusto. Le premesse per fare bene ci sono. Forse un po’ più di criticità ci saranno nelle zone di Marradi (Firenze) e di Castel del Rio (Bologna), falcidiate dal maltempo delle ultime settimane”.