Precisazione
L’Ufficio Legale della Ciavolino Roma International srl, dopo la pubblicazione su myfruit.it dell’articolo “Pinoli: prezzi crollati e i tempi della ripresa si allungano” avvenuta il 20 aprile 2023, ha lamentato potenziali problemi di ambiguità tra la stessa Ciavolino Roma International srl, totalmente estranea all’articolo e alle dichiarazioni qui contenute, e la Ciavolino Daniele & Figli Napoli srl di Torre del Greco (Napoli). Come richiesto dal medesimo Ufficio Legale, per fugare ogni ambiguità, si è provveduto nella nuova versione dell’articolo, sotto riportata, a specificare il nome Daniele Santo Ciavolino, titolare dell’azienda di Torre del Greco, e a scrivere per esteso il nome dell’azienda della persona intervistata: Ciavolino Daniele & Figli Napoli srl di Torre del Greco (Napoli). La Ciavolino Roma International srl, lo si ribadisce, è quindi completamente estranea al contenuto dell’articolo sotto riportato.
La nuova versione dell’articolo sulla Ciavolino Daniele & Figli Napoli srl di Torre del Greco (Napoli)
E’ arrivata agli sgoccioli la campagna 2022/2023 del pinolo italiano e myfruit.it ha interpellato uno dei principali attori della filiera: Daniele Santo Ciavolino, titolare della storica azienda Ciavolino Daniele
& Figli Napoli srl di Torre del Greco (Napoli), che oggi produce, lavora e commercializza pinoli in tutto il mondo (da anni si sono comunque aggiunti anche i pistacchi), grazie a una disponibilità che può contare su 100 tonnellate l’anno di proprietà e altrettante di diversa provenienza.
“In termini produttivi – spiega Ciavolino – l’ultima campagna ha registrato una ripresa del pinolo italiano. Nello specifico, c’è stata una maggiore abbondanza di prodotto in Toscana e nel Lazio, la Campania è rimasta stabile, Calabria e Sicilia hanno conferito leggermente meno rispetto a un anno fa. Il problema, però, non sono i volumi, ma i prezzi“.
Daniele Santo Ciavolino continua: “Nel giro di un anno, a causa soprattutto della guerra in Ucraina, che sotto tanti aspetti ha eroso il potere d’acquisto dei consumatori, i prezzi dei pinoli sono crollati. Un fenomeno, peraltro, comune a tante referenze di frutta secca, come le noci. Ricordiamoci, infatti, che non stiamo parlando di generi di prima necessità. In particolare, nel giro di pochissimo tempo ci siamo trovati a fronteggiare una situazione in cui i listini sono calati del 50%, cosicchè oggi un chilo di pinoli italiani è scambiato sui 40 euro. Una situazione decisamente diversa anche da quella che si presentava a inizio Covid, quando gli stessi pinoli viaggiavano vicino ai 70 euro il chilo. Una simile situazione potrebbe durare ancora a lungo, perché non mi sembra ci sia ancora la volontà, a livello internazionale, di fare terminare la guerra in Ucraina”.
Per la sua azienda, Daniele Santo Ciavolino si dichiara comunque soddisfatto. “Da circa un anno – conclude – siamo entrati direttamente in varie insegne della Grande distribuzione, fornendo alcune referenze di frutta secca. Proprio per la situazione che stanno attraversando i pinoli, abbiamo allargato la nostra sfera di interessi e ci siamo rivolti sia al confezionamento di molteplici varietà di frutta secca, sia al comparto dei semi“. Per Daniele Santo Ciavolino, infine, la crisi dei prezzi del pinolo mediterraneo non si riscontra solo in Italia, ma è comune in tutta Europa.