Ha chiuso oggi la Mig di Longarone (Belluno), la mostra internazionale del gelato artigianale che, storicamente, vede presenti anche i produttori di nocciole. Produttori che hanno l’occasione di prendere contatto con clienti professionali.
A parlare a myfruit.it della sua esperienza in fiera è Renato Gabutti, titolare dell’azienda Tempo di Nocciole di Cravanzana (Cuneo), che nei suoi 18 ettari di impianti produce esclusivamente Nocciola Piemonte Igp.
“Quella di quest’anno – commenta l’imprenditore piemontese – è stata la vera edizione della ripartenza. Il Mig è stato infatti organizzato anche nel 2021, ma in tono decisamente inferiore. L’edizione 2022 è invece stata molto frequentata e siamo soddisfatti dei contatti che abbiamo stabilito. Ovviamente, gli appuntamenti vanno valutati nei giorni successivi, ma ci riteniamo soddisfatti. Abbiamo infatti incontrato molti clienti, che ci hanno ringraziato per la qualità delle nostre nocciole”.
Nocciole, poche ma buone
Facendo poi un bilancio della campagna, Gabutti aggiunge: “Se dovessi sintetizzare l’andamento della stagione in due parole, direi poche ma buone. La siccità della scorsa estate, infatti, ha messo a dura prova le piante, che di fatto si sono autoregolate perdendo molti frutti. La qualità, tuttavia, è ottima. I calibri piccoli, del resto, favoriscono la concentrazione delle diverse componenti nei frutti, che risultano molto buoni e aromatici. Ovviamente, bisogna lavorare di più sulla pelatura con una doppia selezione, anche manuale”.
Seppure sia estraneo alle dinamiche dei prezzi delle nocciole (trasforma la propria produzione fornendo per il 60% il mercato nazionale, sia diversi clienti esteri, ndr), Gabutti rileva come le quotazioni siano troppo basse. “Tutto ciò avviene in un contesto di forte aumento dei costi di produzione, tanto che, tra i migliori complimenti che ho ricevuto in fiera ci sono quelli di clienti che hanno compreso gli sforzi che noi agricoltori facciamo per fornire ogni anno un prodotto di elevata qualità. Non sempre ci si pensa. Ma – conclude Renato Gabutti – mi fa piacere il rapporto che si è instaurato con alcuni di loro, che forniamo da una decina di anni, da quando cioè abbiamo iniziato a fare trasformazione”.