A meno di otto mesi dalla registrazione ufficiale a livello europeo, avvenuta il 22 marzo 2021, il Pistacchio di Raffadali Dop è pronto all’ingresso nei mercati internazionali come prodotto certificato Dop. È arrivata infatti lo scorso novembre l’approvazione del piano dei controlli da parte dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi (Icqrf) dei prodotti agroalimentari del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali come ultimo passaggio.
A svolgere l’incarico di controllo e certificazione, sotto la vigilanza del Mipaaf, sarà Csqa Certificazioni che conferma la vocazione a supportare le filiere italiane a Indicazione Geografica sul territorio con la sessantanovesima denominazione controllata.
Una nuova eccellenza certificata a supporto delle filiere di qualità della Sicilia che può contare su 70 prodotti agroalimentari e vitivinicoli Dop, Igp, Stg, un patrimonio, secondo i dati del Rapporto Ismea-Qualivita 2020, da 535 milioni di euro alla produzione.
Il Pistacchio di Raffadali Dop punta a diventare una delle grandi filiere ortofrutticole isolane con un potenziale di 1800 quintali da certificare Dop, grazie al lavoro di oltre 90 produttori, per un valore alla produzione potenziale stimato intorno ai 2,7 euro milioni di euro (fonte: Associazione per la tutela del Pistacchio di Raffadali).
“L’installazione di nuovi impianti e il recupero dei vecchi pistacchieti da parte di tanti giovani sono la grande speranza di futuro per il nostro prodotto e rappresentano un elemento di sviluppo sostenibile del territorio” – afferma Salvatore Gazziano, comitato promotore Pistacchio di Raffadali Dop. L’approvazione del piano dei controlli rappresenta un nuovo step del percorso di sviluppo della filiera del celebre pistacchio coltivato nell’agrigentino. “Il nuovo piano dei controlli – dichiara Calogero Frenda, presidente associazione per la tutela del Pistacchio di Raffadali – è un nuovo pilastro del percorso che produttori e confezionatori, stanno realizzando attraverso attività di tutela, ricerca e promozione. Riuscire a far aderire a questo percorso il maggior numero di produttori e confezionatori, presenti nel territorio individuato nel disciplinare, è un obiettivo importante per affermare la qualità e tracciabilità della filiera del Pistacchio di Raffadali Dop”.
Tra gli elementi di innovazione a supporto del nuovo piano dei controlli, che sarà applicato a tutti i soggetti della filiera disciplinata, c’è il portale Csqa dedicato a inserimento, gestione e controllo dati. Uno strumento gratuito per tutti gli operatori utile a sviluppare una filiera storica. Altra novità a tutela della qualità e dei consumatori, è il codice identificativo univoco, assegnato da Csqa, che sarà presente su ogni confezione di Pistacchio di Raffadali
Dop per garantirne la completa tracciabilità.
“La registrazione a livello europeo e l’approvazione del piano dei controlli confermano la specificità e l’eccellenza del Pistacchio di Raffadali Dop” – dichiara Pietro Bonato, ad e direttore generale di Csqa. “Con questo prodotto della terra siciliana, considerato “l’oro verde di Sicilia” si arricchisce ulteriormente il patrimonio delle indicazioni geografiche agroalimentari italiane tutelate. Siamo orgogliosi di essere stati scelti quale organismo di certificazione, si avvia ora una fase di fattiva collaborazione con l’Associazione per la tutela e tutti gli operatori del comparto con l’obiettivo di valorizzazione di questa eccellenza”.
Fonte: Csqa