In un anno difficile come il 2021 per chi produce Nocciola Piemonte Igp, con netti cali di produzione a causa soprattutto delle gelate della scorsa primavera, c’è chi invita a vigilare affinché i “furbi” non commercializzino come Piemonte Igp prodotto di altre provenienze. L’appello arriva direttamente da un produttore piemontese, Devis Bianco, che insieme al fratello Mirco è titolare dell’azienda agricola Il Nocciolaio di Mango (Cuneo), dove i noccioleti si estendono su oltre 20 ettari.
“Quest’anno in Alta Langa – spiega Bianco – abbiamo avuto una produzione ridotta di circa il 50%. In altre zone questa percentuale è stata ancora più scarsa e c’è perfino chi non ha nemmeno raccolto. Le cause sono dovute a più fattori, dalle gelate della scorsa primavera, alle nebbie nella stagione sbagliata, al fatto che sia piovuto sui fiori durante il periodo dell’impollinazione”.
Stante questa situazione, Bianco denuncia quello che, secondo lui, è un rischio. “Invito gli enti preposti a vigilare – dichiara – affinché il prodotto marchiato Nocciola Piemonte Igp sia davvero Nocciola Piemonte Igp. Quando c’è scarsità di prodotto, come quest’anno e come avviene anche in altri ambiti, non certo solo nella nocciola, c’è chi si approvvigiona altrove. Quest’anno sarebbero quanto mai opportuni controlli sul prodotto, da parte degli enti preposti, affinché ci sia una concorrenza leale tra produttori, a vantaggio del consumatore finale”.
Oltre ai semilavorati per gelaterie e pasticcerie, “Il Nocciolaio” è attivo anche per il dettaglio e propone, per il consumatore finale, una scelta originale tra le creme spalmabili. Si tratta nello specifico di prodotti che associano un alto contenuto di nocciola (87%, ndr) ai fiori di Langa. Le declinazioni sono tre: la “Primavera” con i fiori tipici che qui si raccolgono in primavera (tarassaco, violette, ecc.), l’“Estate” con un mix di fiori tipici dell’estate e la crema “Inverno” che mette insieme nocciola, i fiori dell’estate e il vino.