Ad Argenta (Ferrara) l’azienda agricola Venturoli è stata la prima a credere nello sviluppo della coltura della noce, tanto che essa rappresenta ancora una sorta di eccezione per il paesaggio agricolo di questa zona. Ma la soddisfazione non manca e Luca e Stefano, i due fratelli che oggi sono alla guida di questa impresa, rifarebbero esattamente quello che hanno iniziato già cinque anni fa.
Myfruit.it ha interpellato Luca Venturoli, che spiega: “Abbiamo impiantato sette ettari di noceto e ora siamo al sesto anno. La piena produzione la raggiungeremo solo tra tre o quattro anni, ma già per quest’anno prevediamo un aumento della produzione rispetto al 2020. Lo scorso anno, infatti, abbiamo raccolto circa 100 quintali di prodotto, mentre quest’anno dovremmo assestarci tra i 150 e i 180 quintali. Ci siamo organizzati anche con un laboratorio interno dove svolgiamo diverse operazioni post-raccolta: smallatura, lavaggio, cernita ed essiccazione. Abbiamo inoltre la possibilità di effettuare la sgusciatura, anche se i clienti ci chiedono solitamente il prodotto non sgusciato”.
La scelta dei fratelli Venturoli di dedicare ben 7 ettari di terreno al noce, è stata dettata anche dalla crisi in cui versano altre colture frutticole. “La pera, nonostante quest’anno mancherà la produzione per un 80-90%, è in forte declino. Lo stesso kiwi, nella nostra zona, sta dando diversi problemi dal punto di vista colturale. Penso che anche in prospettiva, dovendo espiantare vecchi frutteti, li rimpiazzeremo con altre piante di noci”.
La scelta varietale delle noci impiantate è stata ben precisa. “Per la gran parte – ha proseguito Luca Venturoli – abbiamo piantato Chandler, metà in innesto e metà a meristema, per poterci garantire un po’ di produzione già dai primi anni. L’innesto, infatti, produce prima rispetto al meristema, ma non è sempre stabile. La Chandler a innesto sta già dando buoni risultati. La varietà Howard, invece, che abbiamo in quantità decisamente minore, quest’anno ha registrato una forte cascola dei frutti”.
Per quanto riguarda poi la distribuzione, Venturoli precisa: “Abbiamo il nostro punto vendita, presso la sede della nostra azienda, e riceviamo ordini dal nostro sito internet. Al momento – conclude – non siamo in nessun circuito e, se riusciamo, vogliamo continuare anche per il futuro con il contatto diretto tra produttore e consumatore”.