Frutta a guscio ed essiccata

Arachidi: la Vincenzo Caputo è pronta con le 100% made in Campania

annapaola celentano

L’azienda campana inizierà a commercializzarle nella Gdo a partire da giugno in confezioni innovative e completamente riciclabili

La Vincenzo Caputo, azienda di Somma Vesuviana (Napoli) specializzata nella lavorazione e commercializzazione di frutta secca ed essiccata, si appresta a debuttare sugli scaffali della Gdo con una novità assoluta e molto attesa, sia dagli operatori sia dai consumatori: le arachidi 100% “made in Campania”, sia in guscio sia sgusciate, completamente naturali e perfino più “belle”.

Annapaola Celentano, responsabile marketing della Caputo srl

A illustrare a myfruit.it tutti i dettagli è Annapaola Celentano, responsabile marketing, che spiega: “Il progetto di sviluppo dell’arachide italiana, nel quale la Vincenzo Caputo è partner assieme al Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli (che ha messo a disposizione i tecnici per la valutazione dei terreni) e a Coldiretti Campania (che sta patrocinando l’intero progetto reclutando via via gli agricoltori che intendono aderire), taglierà nel prossimo mese di giugno un importante traguardo. Per la prima volta, infatti, andremo a commercializzare in diverse catene della Gdo le nostre arachidi prodotte sui terreni più vocati della nostra regione, lavorate e confezionate all’interno della nostra azienda.

I test che abbiamo condotto lo scorso anno, quando abbiamo avviato il progetto con i primi 40 ettari – prosegue la Celentano – hanno dato eccellenti risultati, con ottime rese, tanto che quest’anno gli ettari sono già diventati 100 e il progetto è destinato a svilupparsi ulteriormente molto presto. La coltura dell’arachide permette infatti una veloce rotazione del terreno e sempre più agricoltori locali hanno manifestato la propria volontà di aderire al progetto, tanto che prevediamo di arrivare, entro il 2022, a 200 ettari. Ma non solo: dopo la che regione Campania sta facendo praticamente da pioniere in questa esperienza, stanno aderendo all’iniziativa anche altre regioni del sud, come la Puglia, dove si stanno piantando in via sperimentale 20 ettari, e la Sicilia. Entro il 2023, quindi, contiamo di arrivare a 500 ettari coltivati ad arachide tra Campania, Puglia e Sicilia”.Tra l’altro, il grande interesse che questa coltura sta suscitando tra gli agricoltori campani, è supportato anche dall’aspetto che assumono le arachidi di questa terra. “E’ stato notato dai tecnici – prosegue la Celentano – che le arachidi prodotte in Campania, probabilmente per la conformazione del terreno, risultano essere di un colore più chiaro rispetto ad altre arachidi prodotte in Italia. Ciò è un fatto positivo perché risultano normalmente più gradevoli alla vista, quindi anche questo fattore estetico potrà incidere sulle vendite ormai imminenti”.

Ormai, infatti, è tutto pronto per l’esordio delle arachidi campane della Vincenzo Caputo sugli scaffali della Gdo. “A giugno – prosegue Annapaola Celentano – saremo presenti con le nostre arachidi in doppia versione: tostate in guscio in confezione da 350 grammi in plastica 100% riciclabile e tostate sgusciate in barattolo di carta da 180 grammi 100% riciclabile. In occasione del lancio di queste nuove referenze abbiamo infatti investito anche nel packaging, proponendo soluzioni innovative e compatibili con l’ambiente.

Per tutti questi obiettivi raggiunti, l’amministratore unico Angelo Caputo, ringrazia  Salvatore Loffreda direttore Coldiretti Campania e Gennaro Masiello vice presidente di Coldiretti nazionale, che hanno fortemente creduto in questo modello organizzativo “dal campo alla tavola”, coinvolgendo agricoltori, università, la stessa Caputo e attirando l’interesse di costruttori quali la Gaspardo spa, che ha messo a disposizione una macchina per la semina dei campi”.

Le novità dalla Vincenzo Caputo non si fermano solo alle arachidi. “Stiamo revisionando completamente la linea “Bella Italia” – conclude la Celentano – che rappresenta le migliori eccellenze della frutta secca made in Italy, dalla Nocciola di Giffoni Igp, alla mandorla italiana, alla noce Chandler italiana. E’ infatti in corso un progetto di restyling sul packaging di questa gamma, a cui si aggiungerà appunto molto presto anche l’arachide campana. Introdurremo in particolare nuovi formati per il retail, quindi dai 175 ai 400 grammi a seconda delle referenze, che avranno come caratteristica principale una grande attenzione all’ambiente, essendo sempre 100% riciclabili”.

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