Alcune settimane dopo le polemiche riguardanti i primi prezzi delle nocciole stabiliti durante la fiera di Cortemilia (Cuneo), che avevano scontentato gran parte della produzione per le quotazioni giudicate troppo basse, com’è la situazione?
Il listino della Benvenuto snc di Cortemilia, azienda specializzata nella lavorazione di frutta secca, può senz’altro aiutare a farsi un’idea della situazione. Le quotazioni sono aggiornate al primo ottobre 2020 e, per la nocciola Piemonte Igp sgusciata cruda, parlano di 7,5o euro il chilo, mentre per la pasta di nocciola Piemonte Igp, la granella e la farina sono di 9,70 euro il chilo. Alla categoria del biologico vengono riconosciuti 10 euro il chilo per la Piemonte Igp sgusciata; 12,30 euro il chilo per la pasta e 13,20 euro il chilo per la granella e la farina.
La Tonda Gentile Trilobata non Igp è invece quotata a 7,30 euro il chilo, mentre granella, farina e pasta si posizionano a 9,30 euro il chilo. Le nocciole di provenienza italiana sono invece pagate 7,20 euro il chilo, con la pasta a 7,70, la granella a 7,90 e la farina a 7,30 euro il chilo. Le più economiche di questa speciale classifica risultano, come c’era da attendersi, le nocciole turche, quotate indifferentemente a 6,30 euro il chilo per le sgusciate, la pasta, la granella e la farina.
Anche nelle mandorle, il discrimine sul prezzo lo fa innanzitutto la provenienza: le siciliane sono quotate 6,80 euro al chilo al grezzo, mentre le californiane a 5,30 euro il chilo. Tale differenza si riscontra anche sulle pelate, che posizionano rispettivamente a 7,90 e a 6,50 euro il chilo.
Grande varietà di prezzi pure sul pistacchio, dove la pasta 100% Sicilia si posiziona a 40,95 euro il chilo, mentre quella di pistacchio naturale di diversa provenienza a 19,85 euro il chilo (nel mezzo, stanno anche diverse soluzioni “miste”).
Infine, le quotazioni del pinolo toscano si collocano a 78,10 euro il chilo.