Diverse decine di agricoli nei giorni scorso hanno partecipato a Cuneo al corso promosso da Coldiretti volto a formare i proprietari o conduttori di fondi che intendono partecipare ad attività di contenimento dei cinghiali. Questi animali, sono un pericoloso spauracchio anche per gli stessi noccioleti.
Il successo degli incontri era pressoché annunciato, vista l’incontrollata diffusione dei cinghiali su questo territorio, incompatibile con la normale attività agricola oltre che, troppo spesso, pericolosa per l’incolumità delle persone.
Il corso, obbligatorio per chi non è in possesso dei requisiti di esonero, ha fornito le conoscenze teoriche, tecniche e biologiche, necessarie ad attuare efficacemente le operazioni previste dal Piano di controllo provinciale della fauna selvatica.
“All’indomani del varo del Piano provinciale, che abbiamo seguito da vicino perché recepisse le nuove disposizioni regionali, tra cui la possibilità per i proprietari e conduttori dei fondi di intervenire direttamente nell’azione di contenimento dei cinghiali – commenta il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo Roberto Moncalvo – la nostra organizzazione si è subito attivata per organizzare l’attività formativa necessaria a dare attuazione pratica alle previsioni del Piano”.
La frequentazione del corso e il superamento dell’esame finale hanno abilitato ad utilizzare gabbie e recinti di cattura dei cinghiali e sono prerequisito per accedere ai corsi pratici che la Provincia organizzerà il 3 luglio a Cuneo e il 4 luglio a Verduno (a scelta dei partecipanti l’una o l’altra sede) per autorizzare gli agricoltori all’abbattimento diretto.