Per uscire dalla crisi, occorre fare innovazione. Questa, in estrema sintesi, la tesi proposta da un articolo pubblicato nei giorni scorsi sul quotidiano “La Repubblica”, dal titolo: “Ortofrutta anticrisi, la filiera si trasforma e scala l’Europa”. Dopo avere trattato dell’importanza dell’innovazione e avere affrontato il tema della quarta gamma ortofrutticola, si arriva a Noberasco, presa ad esempio per avere “fiutato” il business giusto. “Lo prova il caso di Noberasco – scrive Repubblica – azienda…alla quarta generazione di famiglia, che tra frutta secca ed essiccata ha ritagliato un business che dura da oltre un secolo, reinventando ogni giorno packaging e posizionamento. Con l’idea vincente del consumo ‘on the go’ ha vinto il premio Food per l’innovazione: gli snack di sola frutta a cubetti e senza conservanti, zuccheri o coloranti, ha fatto centro negli stili di vita salutistici anche fuori casa. Le tecnologie sono l’anima hi-tech di tutto il settore (ortofrutta, n.d.r.), che ha un segmento di macchine per la trasformazione di frutta e vegetali dove l’Italia è il numero uno con il 25-30% di export. Uno dei gioielli del Made in Italy. La concorrenza nel settore è forte, e oltre a Spagna, Olanda, Turchia e Polonia sono altri competitor agguerriti. Ai quali il nostro paese risponde con qualità, idee, e prodotti finiti innovativi. Con grande beneficio per la nostra economia: la produzione di frutta e ortaggi vale 12 miliardi di euro e rappresenta oltre un quarto dell’intera agricoltura del Belpaese…”.
Noberasco diventa una “case history” di Repubblica
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