A Pitigliano (GR) e dintorni, potrebbe presto espandersi la coltura della nocciola. L’idea nasce a seguito di contatti tra la Banca di Credito Cooperativo di Pitigliano e i produttori di nocciole di Caprarola (VT), che hanno l’esigenza di ampliare le loro coltivazioni per soddisfare le crescenti richieste dell’industria dolciaria, in primis la Ferrero. Come riporta il quotidiano on line viterbonews24, “la banca toscana ha accolto favorevolmente l’idea e con l’aiuto di esperti ha già condotto indagini a campione sui terreni per verificare la possibilità dello sviluppo della coltura. Dall’analisi è emerso che le zone della bassa Maremma e dell’alto Lazio hanno le caratteristiche morfologiche e climatiche adatte per ospitare il frutto. E’ seguito poi un incontro informale per sondare il terreno su possibili interessi degli agricoltori ad accogliere la novità. All’assemblea ha partecipato anche Pompeo Mascagna, presidente dell’Assofrutti Monti Cimini, che ha illustrato le potenzialità della coltivazione corilicola. Un settore, quello della nocciolicoltura che sta vivendo un periodo di grazia”. Secondo un’idea di massima, la cooperativa che associa i produttori corilicoli di Caprarola fornirebbe supporto tecnico e si occuperebbe di distribuzione, mentre la banca garantirebbe la liquidità per gli investimenti iniziali.
Nocciole, nuovi impianti a Pitigliano?
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