Il “Torrone di Bagnara” è diventato a Indicazione Geografica Protetta. Questo tipico dolce calabrese è stato infatti iscritto poco prima di Ferragosto nel registro europeo delle Dop e delle Igp. Salgono così a 263 le Dop e Igp italiane registrate in ambito comunitario, a conferma della leadership che il Belpaese detiene da anni a livello europeo in questa speciale classifica. Ad annunciare l’avvenuta iscrizione è stato in una nota lo stesso Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. L’atto che inserisce il Torrone di Bagnara tra le tipicità italiane riconosciute è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea con la serie L 242, in data 14 agosto 2014. L’area geografica di produzione del “Torrone di Bagnara” è rappresentata dal comune di Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria. La denominazione designa esclusivamente il prodotto ottenuto dalla cottura e lavorazione di miele, zucchero e mandorle non pelate tostate, cannella e chiodi di garofano in polvere e con la copertura di zucchero in grani o cacao amaro. Il “Torrone di Bagnara” è commercializzato in due versioni storicamente prodotte nell’omonimo comune: “Martiniana” e “Torrefatto glassato”.
Il Torrone di Bagnara diventa Igp
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