Con ben 70 aziende presenti all’edizione 2014 di Vinitaly, l’Irpinia è stata decisamente tra i protagonisti del salone internazionale del vino e dei distillati, svoltosi a Verona nei giorni scorsi. Eccellenze DOCG come il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo e il Taurasi hanno attirato l’attenzione di buyers nazionali ed internazionali. Negli stessi stand che proponevano questi pregiati vini campani, non è mancato però anche un altro prodotto che ha riscosso notevoli apprezzamenti: la Nocciola Camponica biologica, autentico “cru” tra le nocciole. A confermare l’interesse su questo prodotto è stato l’ing. Luigi Casoli, dell’azienda agricola Tenute Casoli, che al sito di news online Il Ciriaco ha affermato tra l’altro: “A rafforzare il brand made in Irpina abbiamo offerto al nostro stand la Nocciola Camponica biologica che raccogliamo nel nostro noccioleto di Grottella. E’ andata letteralmente a ruba”. La nocciola Camponica, nota anche come “la Tonda” o “Tonda Camponica”, ha una forma sub-ellissoidale, un guscio resistente ed un seme grande. La sua polpa è soda e bianca, con perisperma che si stacca facilmente. Tra i suoi pregi vi è l’ottima qualità, tra i suoi difetti la scarsa produttività; essa necessita infatti di aree ad altimetria più elevata, ai limiti della coltivazione redditizia del nocciolo. I suoi frutti sono destinati soprattutto al consumo diretto e sono consumati come prodotto fresco e come ingredienti per ricette dolci o salate.
Nocciola Camponica, successo al Vinitaly
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